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A scuola dai francesi: ma il blog è di un giovane italiano


Nicola Curtoni è un giovane appassionato di cinema che abbiamo incrociato un paio di anni fa ad un corso di formazione dell’ACEC (2011 e 2012). Due anni fa, dopo una laurea al Dams, è arrivato in una scuola bretone per fare dei laboratori audiovisivi. Nel tempo libero era volontario al cinema di paese, gestito da una associazione con più di 100 volontari e 10 stipendiati. Colpito dall’esperienza ha deciso di restare in Francia per imparare a gestire una sala cinematografica e da otto mesi lavoro in un piccolo cinéma d’essai. Viste le molte differenze tra Italia e Francia ha pensato che la sua esperienza potesse interessare ad altri italiani. Così è nato www.uncinemainfrancia.com dove descrive il suo lavoro quotidiano e il sistema cinematografico francese in generale.

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QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL BLOG CHE POSSONO ESSERE UTILI AI VOLONTARI DELLE SALE DELLA COMUNITÀ?

Il blog permette di conoscere da dietro le quinte una sala francese. Non una nazione a caso, ma il punto di riferimento in Europa quando si parla di esercizio cinematografico (maggior numero di sale e di biglietti venduti). Il cinema Pax dove lavoro é enigmatico. Situato in provincia riesce a fare 46.000 ingressi all’anno, nonostante due multisala (e tre monosala) nelle vicinanze. Non un miracolo, ma il frutto di un buon lavoro e di un sistema probabilmente più favorevole rispetto a quello italiano.

Sul sito descrivo come ciò è possibile: dall’organizzazione dei volontari alla (multi)programmazione, passando per il previsionamento dei film in uscita e i dispositivi scolastici.

Tutto rimarrebbe vago senza delle cifre: ecco allora le entrate degli ultimi mesi al Pax, i finanziamenti che riceve, commentati con dati verificati e esempi concreti (litigi con i distributori inclusi!).

Cosa può interessare alle SdC ? Ogni sala è differente ma penso ciascuno possa trovare degli spunti di riflessioni o delle idee da copiare. Si può lasciare un commento o contattarmi se si hanno delle domande o curiosità.

Cine cena Italiana

DI QUALI ASPETTI DELLA GESTIONE FRANCESE POSSIAMO TENER CONTO NELLA SALA DELLA COMUNITÀ?

Ci sarebbero tante considerazioni da fare ma una mi sembra piú urgente: integrare dei professionisti alle équipes di volontari. In Francia come in Italia le sale associative si distinguono in due gruppi : senza o con stipendiati. Dal funzionamento interno (gestione volontari, programmazione) alla comunicazione (sito, programmi) la differenza è spesso enorme ed influenza le entrate.

Prendo un esempio concreto. L’assunzione di un direttore al Pax ha procurato una crescita degli incassi così importante da rendere possibile altri due part-time. Si è passati da 8 a 28 proiezioni a settimana, con un aumento dei film, dei biglietti venduti, dei volontari e delle sovvenzioni.

Mi sembra che in Francia sia più facile integrare le energie del volontariato e le competenze dei professionisti, necessarie per riuscire in un settore sempre più complesso.

LA COSA PIU’ BELLA CHE TI E CAPITATA IN QUESTA TUA ESPERIENZA?

Scoprire quanto il nostro cinema sia apprezzato in Francia é stata una bella soddisfazione. Ho presentato una cine-cena italiana dove abbiamo raggiunto il limite delle prenotazioni una settimana prima dell’evento. Inoltre per il blog ho intervistato un distributore francese che si occupa solo di film italiani. Nessuna altra nazione ha un trattamento così di favore oltralpe!

PROGETTI PER IL FUTURO…

Sono indeciso se restare o ritornare. L’obiettivo a lungo termine è di gestire un cinema in Italia.

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Sull'autore

Arianna Prevedello

Scrittrice e consulente, opera come animatore culturale per Sale della Comunità circoli e associazioni in ambito educativo e pastorale. Esperta di comunicazione e formazione, ha lavorato per molti anni ai progetti di pastorale della comunicazione della diocesi di Padova e come programmista al Servizio Assistenza Sale. È stata vicepresidente Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) di cui è attualmente responsabile per l’area pastorale.