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A TRAMWAY IN JERUSALEM (Amos Gitai)

A TRAMWAY IN JERUSALEM

Una “Yiddish mame” dialoga con un figlio al quale chiede disperatamente un nipotino; un soldato saluta la sua ragazza prima di partire per la guerra; un papà in viaggio con il figlio esplora e ammira la città di Gerusalemme, sottolineando ogni volta che può la bellezza dei luoghi e del clima; una coppia di sposi fa i conti con la crisi matrimoniale e con gli scheletri del passato; un prete legge brani del Vangelo e parla di libertà; un “arabo” viene aggredito senza motivo, solo perché “arabo”: sono questi e molti altri i volti che confluiscono sul tram di A tramway in Jerusalem, l’ultimo film di Amos Gitai.

Pensato come una situation comedy, come una serie di incontri e dialoghi di brevissima durata, il film di Gitai, come si intuisce dal titolo, è ambientato su un tram che attraversa la città, collegando il lato più a est con quello più a ovest e facendo incrociare da un punto all’altro di Gerusalemme i cittadini di tre diverse religioni: islam, cristianesimo, ebraismo. Il regista sottolinea lo scorrere del tempo con un orologio digitale su schermo nero, alterna un registro ironico a quello più drammatico e rivela attraverso i volti, le immagini, le parole il carattere della società israeliana, interrogandoci sulla possibilità di una possibile convivenza tra culture diverse.

A precedere questo film c’è il brevissimo A Letter to a Friend in Gaza, cortometraggio di poco più di mezz’ora dove si mostra la drammaticità del conflitto attraverso immagini reali, mentre in sottofondo si leggono e si recitano i passaggi di alcuni brani, come la poesia “Pensa agli altri” dello scrittore palestinese Mahmoud Darwish.

Due film che si presentano come due facce di una stessa medaglia, quella più drammatica e cruenta di uno scontro a cielo aperto e quello più quotidiano e reale di una città mista e variegata dove, nonostante le differenze e il credo, si viaggia sullo stesso tram.

 

A TRAMWAY IN JERUSALEM
Regia: Amos Gitai
Interpreti: Noa Ahinoamam Nini, Mathieu Amalric, Hana Laslo, Yael Abecassis, Pippo Delbono, Yuval Scharf, Karen Mor, Lamis Amar, Mustafa Masi
Israele, Francia
90’

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Sull'autore

Marianna Ninni