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In arrivo la nuova legge sul Cinema

legge sul cinema

Ci siamo! Sta arrivando la nuova legge sul cinema che darà a tutto il comparto una dimensione nuova che risponde ai tanti problemi che affliggono il “mondo della celluloide” e di cui si sentiva la necessità.

Dopo l’approvazione in Senato, avvenuta nei giorni scorsi, del DDL sul Cinema e l’Audiovisivo il Presidente dell’ACEC, don Adriano Bianchi, ha dichiarato: “Abbiamo una legge che risponde alle necessità del mondo del cinema e in particolare al riconoscimento e al sostegno delle sale cinematografiche che sono, nell’epoca del consumo di cinema fatto spesso individualmente, un luogo imprescindibile per la costruzione dell’identità e del dialogo”. In questo contesto vanno inserite le sale della comunità che da ormai un secolo rappresentano un «autentico presidio culturale di tante piccole comunità italiane» (Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali, 27/03/15). E’ dai primi decenni del Novecento e in una forma organizzata (l’ACEC si è costituita nel 1949) dal secondo dopoguerra, che le sale parrocchiali svolgono un’azione fondamentale di promozione della cultura cinematografica e della cultura tout court nel nostro Paese.

Da una Ricerca promossa dall’ACEC e condotta dall’Università Cattolica di Milano presentata in occasione della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, risulta che le Sale della Comunità hanno una disseminazione capillare (pur con percentuali diverse) su tutto il territorio nazionale. Le Sale della Comunità sono realtà con una dimensione storica resistente nel tempo: se infatti il 18% opera da 10-20 anni e il 21% da 20-40 anni, ben il 33% è attiva da 40-60 anni e addirittura il 17% da più di 60 anni! Questa capacità di durare nel tempo non ha però impedito alle Sale della Comunità di continuare a rinnovarsi, come mostra non solo la partecipazione al processo di digitalizzazione, ma anche il fatto che l’11% delle sale rispondenti si è attivato o riattivato negli ultimi 10 anni.

Il disegno di legge prevede la creazione di un fondo completamente autonomo per il sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva. Vengono garantite risorse certe per 400 milioni di euro all’anno (+150 milioni che corrispondono ad un aumento di oltre il 60%) e strumenti automatici di finanziamento con forti incentivi per i giovani autori e per chi investe in nuove sale e a salvaguardia dei cinema.

Per quanto riguarda le sale cinematografiche, il DDL prevede un Piano straordinario fino a 120 milioni di euro in cinque anni per riattivare le sale chiuse e aprirne di nuove, con l’obiettivo di incrementare il numero degli schermi e la qualità delle sale coinvolgendo un numero molto più ampio di spettatori soprattutto tra i giovani e i ragazzi che sono il pubblico di domani.

La legge deve ora passare all’approvazione della Camera e subito dopo si procederà alla definizione dei vari Decreti attuativi: vero banco di prova affinché la nuova legge trovi gli strumenti giusti alla sua applicazione.

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Sull'autore

Francesco Giraldo

Segretario Generale Acec