Storia dell’ACEC

Il 18 maggio del 1949 veniva redatto in Roma l’atto costitutivo della Associazione Cattolica Esercenti Cinema (ACEC) e contestualmente depositato il suo primo Statuto. Questo fatto costituiva l’approdo di un lungo processo che, partito con la nascita delle prime “sale ricreative cattoliche” (SRC) all’inizio del nostro secolo e avendo registrato una proliferazione notevole di esse, aveva richiamato l’attenzione della Santa Sede. La lettera del Card. Eugenio Pacelli, Segretario di Stato, del 27 aprile 1934, e le indicazioni dell’Enciclica Vigilanti cura di Pio XI del 29 giugno 1936, avevano sottolineato l’importanza e l’urgenza di un forte collegamento tra tali sale al fine di incidere sulla produzione di film moralmente apprezzabili.

Già nel 1934, però, l’Azione Cattolica Italiana aveva costituito, un Ufficio Sale Ricreative nell’ambito di uno dei suoi Segretariati, l’Istituto Cattolico di Attività Sociali (ICAS). Questo Ufficio, nel 1947, passò all’Ente dello Spettacolo, nato l’anno precedente e che, rispondendo alle istanze di quanti avvertivano la necessità di un collegamento nazionale organico delle sale, si fece promotore, attraverso il Centro Cattolico Cinematografico della costituzione dell’Associazione Cattolica Esercenti Cinema, definita, nel suo primo Statuto, come “una istituzione cattolica aderente all’A.C.I.”.

Statuto vigente approvato dall’Assemblea Generale il 21 gennaio 2016

bozza di statuto per la costituzione dell’ACEC-SdC Territoriale