Una sola attrice per dare voce a cinque donne, un solo spettacolo per raccontare un secolo e più di storia: un vero e proprio viaggio nel tempo, dal 1887 al 2018, che parte dal Sud rurale passando per il Nuovo Mondo, attraversando grandi rivoluzioni, delusioni e speranze, dalla vita contadina a quella iperconnessa. Cinque donne del Sud di Francesca Zanni in scena alla Sala Umberto di Roma e poi in tournee (vedi in calce all’articolo) racconta di come è cambiata la nostra vita quotidiana: il rapporto tra madri e figli, l’emancipazione femminile, le relazioni con gli uomini e alla fine il messaggio è che, nonostante tutti i progressi fatti, quando si parla di sentimenti, siamo sempre alle prime armi.
A dare corpo e voce a tutti i personaggi è Beatrice Fazi che, con la versatilità che la contraddistingue, si immedesima in cinque donne, cinque caratteri, cinque generazioni. In scena Fazi propone cinque tipologie di donna, ognuna rappresentativa di un’epoca e di un modo di vivere la propria femminilità, dalla madre dedita alla famiglia fino alla figura della donna indipendente che cerca la propria affermazione non solo fra le mura domestiche. La mamma meridionale, la ribelle femminista, la figlia dei fiori naif, la manager e l’adolescente nativa digitale: ognuna di queste donne ci fa conoscere un pezzo di storia, la sua personale ma anche quella del nostro Paese, un accattivante fil rouge tutto femminile che diverte e commuove. Queste cinque donne non si capiscono, ma in fondo si assomigliano. E scopriranno infine che il luogo da cui scappare diventa quello in cui tornare, perché le nostre radici sono importanti, anche quando vogliamo dimenticarle.
L’evoluzione dei personaggi è anche un’evoluzione linguistica che attraversa generazioni e continenti: il testo di Zanni gioca con i dialetti, gli accenti, i modi di dire in un viaggio lessicale che parte dal profondo Sud fino ai social network, caratterizzando ogni personaggio in modo unico e distinguibile già a partire dai nomi delle protagoniste: Crocifissa, Onda, Libertà, Mia e Nirvana.
Per sottolineare come, accanto alle vicende dei personaggi scorra anche la storia dell’Italia, durante lo spettacolo si alternano sia le proiezioni dei volti e dei fatti che fanno parte della memoria storica di tutti noi che i brani musicali che spaziano in tutto il secolo, dalla musica popolare di fine ‘800 fino ad arrivare al rap. Unico elemento scenografico è un baule, da cui escono abiti e oggetti che caratterizzano di volta in volta l’epoca in cui le cinque donne vivono.
Cinque donne del sud è uno spettacolo brillante capace di coinvolgere ogni tipo di pubblico grazie alla verve dell’attrice e a un testo che in modo originale e divertente offre uno spaccato sulla storia e sulla vita di tutti noi.
Roma, Sala Umberto_17 e 18 dicembre 2018
CINQUE DONNE DEL SUD
scritto e diretto da Francesca Zanni
con Beatrice Fazi
costumi Fabrizia Migliarotti
light designer Giuseppe Filipponio
dance concept Natasha Buono
aiuto regia Teresa Calabrese
visual Massimiliano Papaleo
organizzazione e distribuzione Eleonora Tripodi
datore luci Carim Di Castro
consulenza linguistica: Grazia Serra, Grazia Giardiello, Maria Vitagliano
in tournee:
1 e 2 MARZO- RAGUSA-TEATRO DONNAFUGATA
7 MARZO- ENNA- TEATRO GARIBALDI
8 MARZO- SAMBUCA DI SICILIA-TEATRO L’IDEA
9 MARZO- TRAPANI-TEATRO DON BOSCO