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LA FESTA DELLE FESTE
Tre religioni a teatro

festa delle feste

Un garzone pasticcione deve allestire un grande banchetto a cui sono stati invitati tutti, ma proprio tutti…
Sembra non manchi nulla eppure… Qual è l’ingrediente che ancora manca perché la festa possa avere inizio? E, soprattutto (si chiede), è proprio nel posto giusto?
Si fanno avanti quattro animali, che stanno tutti accompagnando i loro rispettivi padroni in un posto che sembra da tutt’altra parte: La Mecca, il Gange, Betlemme. Ognuno di loro ha storie da raccontare che sembrano essere diversissime. Eppure è comune la voglia di camminare per arrivare al “centro”, il luogo dove la festa possa caricarsi di senso.

Il viaggio è al centro della storia ne La festa della feste, il cammino che il garzone pasticcione (bravissimo Michele Mariniello) compie alla ricerca della festa è la strada che ogni uomo compie per trovare sé stesso, solo che in questa storia il protagonista percorre i tre luoghi sacri delle religioni più importanti. Il racconto ci dice di come sia determinante non solo il tipo di viaggio intrapreso ma anche chi si trova sul cammino. Il messaggio che emerge è una festa può essere in ogni luogo dove ci si sente a casa. Il garzone scoprirà che in tutte e tre le città sono pronti per festeggiare qualcosa o qualcuno e che la prima condizione per poterlo fare è essere uniti. Lo spettacolo cita alcuni elementi chiave delle religioni musulmane, induiste e cristiane non apparendo però didascalico o propeso verso una di esse. Questo stile permette una maggior apertura di programmazione dello spettacolo.

Il tema interreligioso è un argomento che a primo impatto può risultare di difficile comprensione (La festa della feste è pensato per bambini dai 4 ai 10 anni), che viene però in qualche modo alleggerito dalla presenza di quattro personaggi spiritosi e caratteristici: un gatto, una mucca, un cammello e un dromedario. Grazie alla bravura di Elisa Proietti essi prendono vita giocando con il pubblico e coinvolgendo anche i piccolissimi all’ascolto di ciò che ogni luogo riesce a raccontare al protagonista.

I testi e la regia, del giovane Michele Segreto, descrivono l’argomento in modo fresco ed interessante oltre che comprensibile da pubblici diversi: il linguaggio, che può sembrare più complesso per i piccolissimi, è adatto a chi è già più grande e della religione conosce già qualche fondamentale; i pupazzi aiutano i piccoli e divertono anche i più grandi. Nel complesso lo spettacolo è molto godibile e entrambi gli attori sono particolarmente disponibili a conclusione della replica per aiutare i bambini a comprendere meglio la storia. La scenografia è un valore aggiunto, grazie ai colori e ai giochi scenici i piccoli spettatori seguono con attenzione lo spettacolo.

La festa della feste si presta ad essere inserito nei percorsi di catechesi e in domenicali per famiglie. L’allestimento non richiede necessità particolari è adatto anche ad una Sala della comunità di medie – grandi dimensioni.

 

La festa delle feste
produzione Teatro Telaio
con Elisa Proietti e Michele Mariniello
regia Michele Segreto
genere: Teatro di narrazione di figura
età consigliata: dai 4 ai 10 anni
PROGETTO NEXT 2015 Laboratorio delle Idee (Regione Lombardia)
Selezionato per Corpus Hominis 2016

 

 

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Sull'autore

Elisa Lancini