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LA MÉLODIE (Rachid Hami)

LA MÉLODIE

La mélodie di Rachid Hami è una favola edificante, e come tutte le favole ha una struttura fissa, che converge, tra ascese e cadute, verso l’immancabile lieto fine. Eppure la prevedibilità della favola non ne annulla necessariamente il valore e, in questo caso, basta appena stare al gioco, scegliere la sospensione di incredulità, per godere di un buon film.

Il violinista Simon, dopo un passato più glorioso, finisce a insegnare in una classe della periferia di Parigi. Si scontra con ragazzini particolarmente turbolenti, con realtà marginali che non aveva mai conosciuto e che stenta a comprendere. Ma col tempo impara ad apprezzare la vitalità dei suoi studenti e trova motivazioni per investire tutte le proprie energie in quel lavoro e per ritrovare se stesso, una figlia trascurata, la madre, la sua vera vocazione. Tra i ragazzi spicca Arnold, ragazzo di colore senza padre, che fin da subito si innamora del violino che gli permetterà una sorta di riscatto sociale.

La storia sa ovviamente di già visto, ma in fondo i personaggi si fanno apprezzare, e l’ambientazione in una Parigi multiculturale offre utili spunti di riflessione in anni come quelli che stiamo vivendo. Anche la rappresentazione della scuola, dei rapporti tra insegnanti e studenti, del ruolo dei genitori, è efficace e descrive bene il ruolo sociale oltre che culturale dell’istruzione. Infine, il giovanissimo attore che interpreta Arnold riesce a rendere vitale un personaggio altrimenti incatenato in un cliché.

 

LA MÉLODIE
film di Rachid Hami
con Kad Merad, Samir Guesmi, Renély Alfred, Youssouf Gueye
Francia, 2017
durata 102 min.

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Sull'autore

Alessandro Cinquegrani