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L’Acec al festival SEGNI 2016
A Mantova otto giorni di teatro ragazzi "new generation"

segni d'infanzia

È fine ottobre, le foglie cadono, la nebbia comincia a fare capolino e Mantova per l’undicesimo anno consecutivo accoglie “Segni new generations festival”, la mia destinazione di questo week end. Il festival, nato nel 2008 e fino al 2016 chiamato “Segni d’infanzia”, è un evento internazionale che accoglie artisti italiani ed internazionali nei luoghi più suggestivi della città, coinvolgendo spettatori di diverse età e provenienza trasformando Mantova in una città-palcoscenico.

Quest’anno in cartellone 35 spettacoli e decine di eventi collaterali per un totale di oltre 300 eventi in 8 giorni e la previsione di 30.000 spettatori nazionale dai 18 mesi ai 18 anni. Ed è così che il festival entra nel cuore dei mantovani e dei visitatori provenienti da tutto il mondo.

Chi scrive è arrivato al festival venerdì 28 ottobre carico di molte aspettative e pronto a visionare 20 spettacoli. La mia esperienza ha inizio con un pranzo per operatori utile per salutarsi e per tessere nuove relazioni. Arriva fin dalla prima portata un consiglio senza dubbi: lo spettacolo Piccoli eroi, una produzione del Teatro del Piccione di e con Simona Gambaro. Accolgo la proposta e mi ritrovo nella casa di un cara vecchina che racconta una storia ispirata a Pollicino. Lo spettacolo rende tutti protagonisti e al termine la commozione è palpabile anche nell’attrice. Fin d’ora è lo spettacolo che ho preferito. Degno di nota anche Un eroe sul sofà una produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri con la compagnia Madame Rebiné, che ha divertito i bambini presenti in sala, nonostante fosse sera, e ha coinvolto gli adulti nei giochi di un eroe che crede di aver perso il proprio talento. Arriva dritto al cuore Il giardino delle magie: storia d’amore di André e Dorine della compagnia INTI: in scena Luigi D’Elia intreccia le storie del bambino Nicolas e del suo vicino di casa André, legato da una lunga storia d’amore alla moglie Dorine. È la storia di uno dei primi filosofi del movimento per la decrescita felice che insegna a comprendere l’amore a partire da quello che ci viene donato. Nella serata di venerdì arriva al Teatro Ariston Cinema Paradiso della compagnia La luna nel letto, lo spettacolo cerca di fare un viaggio nell’immaginario del cinema attigendo al noto film di Tornatore. Il tentativo non è del tutto riuscito, per i veri cinematografi e appassionati potrebbe mancare la vera pellicola in scena. La compagnia Riserva Canini porta al festival The Little Bang, restituzione di un lavoro didattico con le scuole per scoprire il tema dell’origine del mondo (Marco Ferro in scena è perfetto).

La giornata al festival si riempie facilmente: all’orario aperitivo ci aspettano gli spuntini critici dove spettatori, artisti e operatori si confrontano su due spettacoli della giornata guidati da un critico teatrale. Da quest’anno l’evento si svolge nella centralissima Loggia del grano permettendo anche ai passanti di fruire delle condivisioni. Non mancano i workshop con direttori artistici provenienti dai migliori festival europei. In ogni angolo della città si incontra il lupo, immagine di questa edizione, disegnato dal grande Dario Fo, impossibile non trovare qualcosa che aggradi nel programma.

Il festival prosegue fino al 2 novembre e la biglietteria ci informa che ci sono ancora eventi disponibili. Tutte le informazioni si trovano su www.segnidinfanzia.org.

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Sull'autore

Elisa Lancini