Pallottoliere Rubriche

Hai presente la notte del sabato sera?
numeri a conforto del mal comune!

Viviamo un momento storico in cui tutti promettono qualcosa: dal canone Rai azzerato, ai bonus bebè, ai redditi di cittadinanza, ai vaccini che “non s’han da fare” ecc…se andrà avanti così, tra meno di un mese nessuno pagherà più tasse, contributi e via dicendo ma il cinema, l’unico che da statuto nasce per essere “finzione” (anche se racconta storie di vita vissuta), ci dice la verità. E lo fa con i numeri, veri, imprescindibili, inconfutabili, tristi. Quelli della conferenza di presentazione dei risultati dell’anno 2017. 46% in meno gli incassi dei film italiani rispetto all’anno scorso (gli stranieri non li consideriamo).
Ridendo e scherzando, sommando italiani più stranieri, si è toccato il fondo nel 2017 e tanti esercenti, tante Sale della Comunità sono alle prese con bilanci da brivido che oscillano tra i -10 e i -30% d’incassi rispetto all’anno passato, quando va bene. Nonostante l’impegno per cercare sempre di allargare ed aumentare target, programmazioni e persone in sala.
Tutti, nessuno escluso.

E ce lo dice il cinema con i suoi numeri. Quelli veri (“hai presente la notte del sabato sera? Intendo quella nera…”).
Le persone al cinema hanno bisogno di storie vere, importanti, hanno bisogno di ridere, d’informarsi, di uscire da una sala cinematografica con qualcosa dentro. Perché esempi ultimi quali Loving Vincent, Wonder, Assassinio sull’Orient Express, Come un gatto in tangenziale e anche lo stesso Coco ci dicono che il pubblico risponde se stuzzicato e ci dimostrano che le sale si riempiono quando il cinema ha qualcosa da raccontare. Diamo il tempo allo spettatore di poter dire ad un amico di aver visto un bel film in quel cinema senza che sia già stato tolto dal palinsesto per “intasamento” commerciale di uscite che non ci danno il tempo di respirare. Diamo il tempo ad un esercente di poter programmare questo o quel film nello “slot” a lui più congeniale del blocco orari settimanali all’interno del proprio cinema. Diamo il tempo e la fiducia agli esercenti.
Non siamo qui ad invocare la Provvidenza alla stregua della “mano invisibile” terrorizzata da Adam Smith. Non siamo qui a pensare e credere che gli interessi personali di pochi possano portare al bene collettivo. Siamo qui a chiedere storie, vere, italiane in questo caso, che richiedano più tempo nella realizzazione, che abbiano più tempo per il lancio in sala, che diano alla filiera il tempo e la possibilità di far venire la voglia allo spettatore di correre in sala, anche nelle settimane dopo l’uscita se il prodotto merita. That’s all folks!

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Sull'autore

Carmine Imparato

Responsabile della programmazione del circuito Acec Marche.
Coordinatore nazionale dei Sas.

1 Comment

  • CERTO CHE ARRIVARE A NATALE, PROPORRE UN FILM PER BAMBINI E FAMIGLIE, PROMOSSO ANCHE DALL’ACEC CON OPUSCOLI E LOCANDINE, FILM USCITO NELLE SALE VERSO FINE NOVEMBRE, VEDERE LE SALE QUASI VUOTE E POI TROVARSI UNA FATTURA DI € 300,00 + IVA, PENSO CHE ANCHE QUESTO INFLUISCA SUL PERIODO NEGATIVO….LA FIDUCIA AGLI ESERCENTI POTREBBE ARRIVARE CON UN PO’ DI SERIETA’ E DI COMPRENSIONE….