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Sapore di Sale
Corso per responsabili e animatori sale della comunità ad Alassio (Sv)

Sabato 23 e domenica 24 settembre si sono svolte presso l’Istituto don Bosco di Alassio le due giornate conclusive della seconda edizione di Sapore di Sale, il corso per responsabili e animatori delle sale della comunità della Liguria.

La giornata di sabato è iniziata con l’intervento dell’insegnante e critico cinematografico Claudio Villa, che ha parlato della scelta dei film e della modalità di proposta al pubblico. Particolarmente importanti i suoi suggerimenti riguardanti la programmazione, che secondo Villa non può seguire (solo) i gusti personali dell’esercente, ma al contrario deve basarsi sulla conoscenza del territorio nel quale si opera. Così, lo stesso film può essere adatto in una determinata sala e non esserlo in un’altra, perché dipende dalla predisposizione e dagli interessi del pubblico di riferimento, che cambia di zona in zona, di cinema in cinema. In ogni caso, il critico ha affermato che ogni opera per essere programmata deve raggiungere la cosiddetta SMS (Soglia Minima di Spettacolarità): anche il film più impegnato e difficile deve avere degli elementi attrattivi per lo spettatore.

Successivamente, si è svolta la seconda parte dedicata alle macro-aree di attività, in un dibattito curato e coordinato da Marianna Castignone: se nella giornata di venerdì 22 si è parlato di questioni prettamente tecniche e amministrative, qui si sono affrontate problematiche riguardanti la programmazione e la comunicazione. Su quest’ultima in particolare è emerso quanto sia un settore ampio e complesso, che deve coprire diversi mezzi e metodi d’informazione: dalla stampa ai Social Network, dai siti internet fino al più tradizionale “porta a porta”.

Il convegno è poi proseguito con una conferenza sul rapporto tra le sale della comunità e la scuola: qui si è discusso di come si possono appassionare ed educare i giovani (dai più piccoli agli adolescenti) al cinema, dalla fruizione del film in sala e alla storia della settima arte. E proprio in tale ambito hanno raccontato le loro esperienze Luisa Lembo (Cineclub Fritz Lang, attuatrice del progetto “Io vado al Fritz”), Graziella Bosco (Cinema Cristallo di Dolceacqua), Teresa Marcelli (Il Biscione Scsarl di Genova) e Anita Milea del Cineforum del Liceo Fermi. Interessante, infine, l’intervento Francesco Grillo, lo studente ligure che grazie al suo tema sul cinema ha fatto parte della Giuria del Leoncino d’Oro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.

L’ultimo focus della giornata è stato invece dedicato al passaggio dalle sale della comunità al mondo professionale. In tale ambito sono intervenute alcune persone che hanno cominciato la loro attività cinematografica proprio nelle sale d’essai. In questo incontro, coordinato dalla giornalista e critica cinematografica Maria Angela Grilli, sono intervenuti il celebre proiezionista Stefano Bognar, il saggista Cesare Cioni e la giornalista Ilaria Falcone (la quale ha iniziato in realtà a collaborare con le sale della comunità solo dopo aver intrapreso la sua carriera lavorativa). Ad aprire tale spazio è stata l’intervista video ad Alessandro Giacobbe (Circuito Cinema Genova e AcademyTwo), il quale ha raccontato la sua formazione presso il Cinema Cappuccini e ha parlato dello stato attuale delle sale d’essai, che secondo l’esercente potranno sopravvivere solo se si differenzieranno fortemente dai Multiplex, soprattutto nella programmazione e nel rapporto con il pubblico (l’intervento è disponibile nel video in fondo all’articolo, ndr).

Domenica 24 si sono invece presentati alcuni progetti per il prossimo anno: in primis, quello di Marco Moretti della Libreria San Paolo, che per gli ottant’anni della Romana Edizioni Film organizzerà all’interno della sede di Genova una serie di conferenze e di presentazioni di libri sul cinema. Oltre alla proposta di Moretti, sono state illustrate anche le rassegne “Fedi in gioco” (alla sua seconda edizione) e “Laudato Sì”. La prima è una retrospettiva di quattro film (due lungometraggi, un mediometraggio e un corto) inerenti alle religioni e al rapporto che le persone hanno con la fede, mentre la seconda riguarda i temi presenti nell’enciclica di Papa Francesco e comprende una vasta gamma di opere cinematografiche che le sale possono scegliere e selezionare a seconda delle loro esigenze e valutazioni.

 

Intervista ad Alessandro Giacobbe, Circuito Cinema Genova e AcademyTwo

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