News Festival

Un caleidoscopio di eventi
Giffoni Experience 2017

junior cinema

40 film in concorso per bambini e ragazzi dai 3 ai 20 anni, 20 masterclass con professionisti del mondo dello spettacolo, 18 incontri con attori e registi, 12 anteprime di film, serie tv e cartoni animati, 8 workshop del Giffoni Dream Team destinati ai giovani dai 18 a i 35 anni. Il “Giffoni Experience” non è soltanto un film festival ma un caleidoscopio di eventi che escono dal grande schermo e che nel 2017 hanno fatto registrare il tutto esaurito ad ogni appuntamento proposto. Giurati da ogni parte d’Italia ma anche dall’estero (chiamati generator +3, +6, +13, +16 e +18 in base alla fascia d’età), si sono confrontati con pellicole complesse e dai temi spesso dolorosi anche per i più piccoli. Film con i sottotitoli o doppiati in over sound che purtroppo le case di distribuzione italiane spesso trascurano, ma che alla kermesse hanno dimostrato il loro valore non solo estetico ma anche socio-educativo: testimonianze di vita sempre al passo con i tempi.

Vi racconto la mia famiglia…

Famiglie dimezzate, famiglie improvvisate, famiglie allargate, famiglie che si spezzano e famiglie che si ricompongono, famiglie che resistono al male o che si fanno da esso sopraffare. La cinematografia mondiale selezionata e presentata al Giffoni 2017 sembra segnare in modo definitivo il tramonto della famiglia tradizionale e propone tutte le sfaccettature delle controverse dinamiche di cui questa istituzione sociale, nucleo primo di formazione per ciascun essere umano, si è connotata nella contemporaneità. I generator +18 hanno premiato Garden Lane, film svedese di Olof Spaak che porta due ventenni a confrontarsi sulla loro infanzia, quando i propri genitori facevano uso di droghe, comprendendo come questa situazione li abbia segnati ma anche resi più forti. Il suicidio per depressione della madre (unico genitore) di Nassim, dà l’avvio alla pellicola francese vincitrice della categoria generator + 16, Do it right di Chad Chenouga. L’adolescente viene spedito in una casa famiglia per minorenni, dove dovrà sfidare la solitudine e la paura di rivelare ai propri compagni di classe il suo nuovo status di orfano. Standing ovation nella sala dei generator + 13 per The bachelors, film americano di Kurt Voelker, che probabilmente vedremo in Italia con il titolo Gli scapoli e un cast che annovera J. K. Simmons e Julie Delpy tra gli interpreti principali. Anche qui la morte della madre di famiglia (questa volta per un tumore) è il movente da cui scaturisce la dolorosa ma anche illuminante elaborazione del lutto da parte di un padre quasi anziano e un figlio tredicenne, che cambiano casa, città, scuola e amici per dimenticare, ma che solo alla fine della storia, quando impareranno a “lasciare andare le cose”, potranno davvero inaugurare una nuova vita. Tali scelte, che vedono incoronati tre tra i film più autentici nel proporre la sofferenza della perdita, sono motivate sia dal valore cinematografico delle opere che da quello narrativo, dimostrando come i giovani giurati abbiano colto l’essenza dei messaggi veicolati e spesso, a loro detta durante i dibattiti post visione, si siano immedesimati.

e altre storie

Benché anche nel novero dei film riservati ai più piccoli (elements +6 e +10) non siano mancate storie di famiglie messe a dura prova da divorzi, lutti, separazioni improvvise e improvvisi ritorni, ha prevalso la fantasia con la premiazione di pellicole di evasione da una dura realtà, che forse per loro risulta ancora difficile da affrontare. Il film vincitore degli elements +10 è Room 213 della svedese Emelie Lindblom, un horror per bambini che vede protagoniste tre dodicenni alle prese con il fantasma che aleggia in una misteriosa camera da letto di una colonia estiva. Gli elements +6 hanno invece decretato la vittoria per Master Spy film dei Paesi Bassi girato da Pieter van Rijn, che affianca il piccolo Tim ad uno 007 arrivato dal passato per dirimere un caso rimasto insoluto all’epoca della Guerra Fredda. I bambini della giuria elements +3 hanno invece giudicato una batteria di cortometraggi, tra cui ha vinto Two trams, un’animazione russa in stop motion di Svetlana Andrianova sulle avventure quotidiane di due tram di città.

Continua a leggere l’articolo di Elena Grassi su SdC – Sale della Comunità n.5/17

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Sull'autore

Elena Grassi

Laureata in Scienze delle comunicazione all’Università di Trieste, ha conseguito il master in Educazione audiovisiva e multimediale e il Dottorato di Ricerca in Scienze Pedagogiche all’Università di Padova. Giornalista e critico cinematografico, lavora da educatore audiovisivo per enti pubblici e privati ed è consulente per l’Acec del progetto Junior Cinema.