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UN TIRCHIO QUASI PERFETTO (Fred Cavayé)
Un avaro in chiave moderna

UN TIRCHIO QUASI PERFETTO

François Gautier non è un semplice risparmiatore come dice di essere, è un vero e proprio tirchio e non perde mai occasione per dimostrarlo a chi gli vive vicino. La sua dunque è un’esistenza solitaria ché ha un unico obiettivo, quello di cercare di non aprire mai il portafoglio. Tuttavia arriva il giorno in cui tutto viene messo in discussione, perché mentre François sembra innamorarsi della violoncellista dell’orchestra in cui lui suona il violino, nella sua casa arriva una giovane che sostiene di essere sua figlia.

Dopo aver realizzato tre thriller caratterizzati da toni ambigui e da campiture chiaroscurali, per il suo quarto lungometraggio Fred Cavayé ha deciso di cambiare completamente registro e di intraprendere la strada della commedia. Un tirchio quasi perfetto è infatti un lavoro senza ambizioni autoriali, dotato di una scrittura semplice e priva di asperità e incentrato sulle vicissitudini di un protagonista che vanta illustri predecessori. Quella dell’avaro è infatti una tipologia di personaggio che ha sempre catturato l’attenzione dei grandi autori della commedia (da Plauto a Molière), così come quella di illustri romanzieri (dal Mazzarò de La roba di Verga ad alcuni personaggi delle Novelle di Pirandello, solo per fare qualche esempio) capaci di rivelarne la dimensione tragica attraverso la chiave grottesca.

François Gautier (cui dà volto la star transalpina Dany Boon, a suo agio nel personaggio) è dunque l’ennesima trasposizione in chiave moderna di un personaggio archetipico in ambito narratologico. Un novello Arpagone costretto a confrontarsi con la propria ontologica solitudine ma anche con la possibilità di uscirne attraverso il raggiungimento di una dimensione sociale da cui è sempre rifuggito. Dimensione sociale in cui lo costringono a calarsi le due presenze femminili che giungono, quasi contemporaneamente, a stravolgere la sua vita e che dunque permettono al personaggio di delineare un percorso esistenziale lineare ed esemplare, dove la scoperta della gioia del donare e del donarsi arriva ad assumere una potenza palingenetica.

 

UN TIRCHIO QUASI PERFETTO
Regia Fred Cavayé
Con Dany Boon (François Gautier), Laurence Arné (Valérie), Noémie Schmidt (Laura)
Francia 2016
Durata 89’

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Sull'autore

Francesco Crispino

Francesco Crispino è docente di cinema, film-maker e scrittore. Tra le sue opere i documentari Linee d'ombra (2007) e Quadri espansi (2013), il saggio Alle origini di Gomorra (2010) e il romanzo La peggio gioventù (2016).