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Uscire dalla logica “Tutto a tutti”
Le proposte Acec per i Decreti Attuativi

nuova legge cinema

L’ACEC ha sottoposto al MIBACT le sue proposte relative ai Decreti Attuativi della nuova legge cinema a tutela della Sale della Comunità e in vista di un miglioramento della filiera cinematografica che vede le nostre sale assieme al piccolo esercizio e alle sale d’essai vittime non di logiche di mercato, ma di modelli economici declinati spesso alla salvaguardia di piccoli monopoli e di desuete rendite di potere.

Partendo dalle dichiarazioni del Ministro Dario Franceschini, il quale sottolinea spesso “come le sale della comunità siano l’unico presidio cinematografico in molte realtà italiane, siano essi quartieri metropolitani, cittadine di provincia o località di mare o di montagna a forte turismo stagionale (“I NUOVI CINEMA PARADISO – Cultura, Territori e Sostenibilità delle Sale della comunità” Vita E Pensiero. Collana Ricerche, 2017) l’ACEC è impegnata, attraverso studi scientifici preparati ad hoc, a far comprendere sia all’interno dei tavoli interassociativi (ANEC, ANEM e FICE) che in quelli ministeriali la vera identità delle Sale della comunità che, nel panorama dell’esercizio cinematografico italiano, sono un “unicum”, dove è chiaro, che pur lavorando all’interno della filiera commerciale cinematografica, hanno una fortissima valenza di carattere sociale e culturale.

Concretamente l’attenzione è rivolta agli articoli della nuova legge che riguardano in particolare l’esercizio cinematografico:

  • 17 Crediti d’imposta alle imprese di esercizio (ristrutturazioni e digitalizzazione, ecc…)
  • 18 Crediti d’imposta per il potenziamento dell’offerta cinematografica (ACEC chiede un’aliquota dedicata alle SdC)
  • 27 Sostegno alla programmazione culturale delle Sale della comunità (si ricorda che le SdC sono citate e definite in questo articolo)
  • 27 Sostegno alla programmazione culturale di film d’essai
  • 28 Piano straordinario per il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche e polifunzionali (120 milioni di euro)

Il confronto sulle proposte dell’ACEC sia con le altre Associazioni dell’esercizio che con il MiBACT è tutt’ora aperto ed è declinato su un principio per noi inderogabile che è quello che i contributi pubblici siano, in prima istanza, concessi a quelle realtà che svolgono un’attività compensativa, di supplenza e di sussidiarietà. Uscire dalla logica: TUTTO A TUTTI!

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Sull'autore

Francesco Giraldo

Segretario Generale Acec