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ZANNA BIANCA (Alexandre Espigares)
Un classico del classico per ragazzi, e la firma di Jack London rivive "animata"

Dopo un’infanzia felice con mamma lupa nelle splendide foreste del selvaggio Nord, il cane lupo Zanna Bianca è adottato da Castoro Grigio e dalla sua tribù di nativi. Con l’inganno, però, il capo indiano è costretto a vendere l’animale a un criminale fino al definitivo salvataggio da parte di una coppia di brave persone che riescono a comprendere la docilità di Zanna Bianca ma anche il suo irrefrenabile richiamo per la nativa wilderness.

Tra i romanzi di formazione e per ragazzi par excellence della letteratura mondiale e in particolare americana, Zanna Bianca ha finalmente trovato la sua versione animata. A pensarci sono stati i francesi, affidando il progetto al lussemburghese Alexandre Espigares, già vincitore di un Oscar per il corto animato Mr Hublot del 2013. Alla base del progetto artistico vi è la tradizione transalpina del cartone animato squisitamente pittorico “contaminata” dalla patina pulita e rassicurante dei più classici fra i cartoon Disney dedicati agli animali, basti pensare a Bambi e a Il Re Leone. Se la bella e “distintiva” notizia risiede nella scelta di non far parlare da umano il noto cane lupo, per quanto riguarda lo sviluppo narrativo, drammaturgico e poetico dell’opera gli elementi di contiguità e continuità rispetto all’asse franco-americana sopra citata sono totali. Il capolavoro per l’infanzia e la pre adolescenza di Jack London è approcciato con la linearità e la fascinazione più adatte alla massima e miglior adesione da parte del suo pubblico, evitando ogni possibile distrazione. In tal senso mancano elementi di rottura con la tradizione che possono in qualche modo scollare questo percorso di meta-classicità voluto dai produttori. Nell’edizione italiana, inoltre, alla fine di far risuonare le parole eterne e universali di Jack London, i “silenzi” della v.o. sono stati “riempiti” dalla voce di Toni Servillo, prestato al ruolo di narratore over. Le tematiche edificanti di cui il romanzo è portatore vengono dunque esaltate all’ennesima potenza, confluendo in un dispositivo cinematografico/didattico/educativo di indiscutibile consistenza.

ZANNA BIANCA
Regia: Alexandre Espigares
Francia/Lussemburgo 2018
Durata: 88′

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Sull'autore

Anna Maria Pasetti

Anna Maria Pasetti Milanese, saggista, film programmer e critica cinematografica, collabora con Il Fatto Quotidiano e altre testate. Laureata in lingue con tesi in Semiotica del cinema all’Università Cattolica ha conseguito un MA in Film Studies al Birkbeck College (University of London). Dal 2013 al 2015 ha selezionato per la Settimana Internazionale della Critica di Venezia. Si occupa in particolare di “sguardi al femminile” e di cinema & cultura britannici per cui ha fondato l'associazione culturale Red Shoes. . Ha vinto il Premio Claudio G. Fava come Miglior Critico Cinematografico su quotidiani del 2020 nell’ambito del Festival Adelio Ferrero Cinema e Critica di Alessandria.