Sono le donne a portare la bandiera del cinema italiano in competizione al festival di Locarno 2025, con uno sguardo delicato e sincero sul mondo dell’infanzia: Margherita Spampinato nella sezione “Cineasti del presente” ha presentato la sua opera prima “Gioia mia”, mentre il film “Le bambine”, diretto dalle sorelle
Valentina e Nicole Bertani, è stato proiettato nel concorso internazionale.
Entrambe le opere, di grande qualità estetica e dirompente slancio narrativo, raccontano di un’estate, quell’estate magica che segna un prima e un dopo nella vita dei piccoli protagonisti, dal Sud al Nord, dalla Sicilia assolata in cui Nico, la “Gioia mia” dell’anziana prozia Gela, impara a “sopravvivere” senza cellulare e ruba il suo primo fugace bacio, al quartiere piccolo borghese emiliano dove “Le bambine” Marta, Azzurra e Linda, scoprono che la vita nasconde anche lati oscuri e dolorosi.
Gioia Mia, un film adatto agli ultimi anni della primaria
Il film di Spampinato può essere proposto anche alle scuole, dagli ultimi anni della primaria, grazie al suo incedere con passo contemporaneo pur in un contesto arcaico, quasi fuori dal tempo. Nico infatti è costretto a passare le vacanze dalla sorella della nonna paterna (morta giovane), dove non esiste il wi-fii, si mangiano solo piatti della tradizione, e si gioca in cortile con gli altri bambini. Insomma si impara ad annoiarsi o a fare nuove amicizie, che non sono solo quelle con i coetanei, ma anche con il gineceo che ruota intorno a Gela, portatore di valori ancestrali, basati sulla comunione di cibo e sentimenti, compassione, condivisione, come una grande famiglia allargata, accogliente ma con le sue regole antiche, basate sul rispetto e il perdono.
Nico impara a diventare grande quando deve affrontare la sofferenza della prozia per un lutto improvviso, prendendosi cura di lei e di se stesso e comprendendo che nonostante il tempo e lo spazio sembrino metterli lontani, quando si tratta di emozioni profonde
uomini e donne, piccoli e grandi, sono davvero tutti uguali.
Distribuzione: Fandango
Le bambine: una visione punk dell’infanzia adatta agli adulti
Le sorelle Bertani invece si rivolgono, con un linguaggio visivo quasi punk, ad un pubblico di adulti, raccontando con schiettezza e senza sconti, come “Le
bambine” vedono il loro mondo, pieno di contraddizioni e ipocrisie per paura della verità dell’esistenza, fatta anche di ombre, da nascondere a figli (in questo caso alle figlie), senza rendersi conto che proprio così li portano alla trasgressione. “Puoi essere bello solo se sei strano” è la sentenza a cui arrivano le protagoniste per valorizzare l’unicità di ciascuno, lontano dai cliché e dal perbenismo, giudicando con indulgenza quei poveri genitori che le amano nonostante siano grottescamente egoriferiti, come le madri (anche loro “bambine”), o misteriosamente assenti come i padri.
Distribuzione: Adler Entertainment