Fernando, giovane e talentuoso ballerino messicano, sogna il riconoscimento internazionale e una nuova vita negli Stati Uniti. Convinto che Jennifer, una raffinata filantropa dell’alta società americana e sua amante, lo sosterrà nel realizzare le sue ambizioni, decide di partire clandestinamente per inseguire il suo sogno. Ma il suo arrivo finisce per sconvolgere il mondo attentamente costruito da Jennifer. Disposta a tutto pur di proteggere il futuro di entrambi e tutto ciò che ha costruito attorno a sé, Jennifer è chiamata ad affrontare le conseguenze delle proprie scelte.
Sognare per non soccombere alla realtà. Che per Jennifer e Fernando è separata da un muro ben più spesso e invalicabile di quello eretto fra gli Stati Uniti e il Messico. Ma se da parte della ricchissima wasp l’ideale di un amore perfetto ed “equo” è raggiungibile attraverso una transazione economica, per il più giovane e brillante danzatore messicano il rapporto con la donna si traduce nella concretizzazione di obiettivi esistenziali quali il successo, la famiglia, la giustizia. Per entrambi, in altre parole, è la realizzazione di sogni confluenti nello stare insieme. Giunto al suo nono lungometraggio di finzione, il regista, sceneggiatore e montatore di Città del Messico continua a riflettere su temi a lui cari come l’impossibilità di essere felici, l’attrazione e dipendenza tra opposti, il classismo sociale, le responsabilità individuali. Qui Jennifer e Fernando rappresentano gli ovvi simboli di due status quo opposti, dove l’uno ha bisogno dell’altro ma per motivazioni differenti. Se il film allude con evidenza alla crescente separazione politica e sociale fra USA e Messico, con ovvia denuncia degli inasprimenti alle frontiere dell’amministrazione Trump, dal punto di vista formale Dreams non presenta il vigore narrativo, drammaturgico ed estetico dei precedenti lavori di Franco, forse per eccesso di prevedibilità nel racconto, ma anche di scelte di regia e di montaggio prive della sua cifra distintiva. Interessante comunque la scelta di “opporre” in una sintesi appassionata i corpi di una star del cinema hollywoodiano come Jessica Chastain – che Franco ritrova dopo Memory – e di un divo della danza mondiale come Isaac Hernández, chiamato a mettere in scena il sogno di tanti ragazzi talentuosi dal destino sfortunato.
Sceneggiatura e regia: Michel Franco
Cast: Jessica Chastain, Isaac Hernández, Rupert Friend
Durata: 95’
Messico/USA 2025
