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PRIMAVERA (Damiano Michieletto)
Musica per la vita

Nei primi anni del ‘700 nel secolo scorso, l’ospedale della Pietà non è solo il maggior orfanotrofio femminile di Venezia, ma è anche un luogo di eccellenza musicale dove le ragazze più talentuose vengono iniziate all’arte delle note divenendo concertiste. Luoghi e tempi, tuttavia, imponevano che le giovani rimanessero occultate alla vista, suonando dietro grate e uscendo solo indossando una maschera. È con l’arrivo del giovane Antonio Vivaldi, il nuovo maestro di musica, e in particolare di violino, che una nuova energia invade un contesto ancora discriminatorio e oscurantista. Esordio cinematografico del celebrato regista d’opera Damiano Michieletto, Primavera è adattato da Ludovica Rampoldi dal romanzo premio Strega di Tiziano Scarpa, Stabat Mater e inquadra, con sontuose espressività scenografica e interpretativa, un universo della Storia culturale osservato dall’interno. Il racconto, di fatto, si concentra sull’incontro fra due anime – quella dell’orfana ventenne Cecilia alla ricerca delle proprie radici e quella del solitario e inquieto Antonio. La musica come forza generatrice e sovvertitrice dell’esistenza e la città di Venezia al centro del mondo d’arte e di vizi d’allora, sono i temi dichiaratamente irrinunciabili per lo sguardo di Michieletto, capace di trasformarli in pura sostanza filmica facendo immaginare e sperare che sia solo l’inizio di un nuovo e valido interprete nel nostro panorama cinematografico. Non per ultimo da sottolineare l’intensità dei due performer principali, da una parte Tecla Insolia che si conferma tra le più vibranti e versatili attrici della nuova generazione e dall’altra Michele Riondino, sensibile e appassionato nei panni del geniale e rivoluzionario compositore veneziano.

Sceneggiatura: Ludovica Rampoldi

Regia: Damiano Michieletto

Cast: Tecla Insolia, Michele Riondino, Fabrizia Sacchi, Stefano Accorsi, Valentina Bellé

Durata:

Italia 2025

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Sull'autore

Anna Maria Pasetti

Anna Maria Pasetti Milanese, saggista, film programmer e critica cinematografica, collabora con Il Fatto Quotidiano e altre testate. Laureata in lingue con tesi in Semiotica del cinema all’Università Cattolica ha conseguito un MA in Film Studies al Birkbeck College (University of London). Dal 2013 al 2015 ha selezionato per la Settimana Internazionale della Critica di Venezia. Si occupa in particolare di “sguardi al femminile” e di cinema & cultura britannici per cui ha fondato l'associazione culturale Red Shoes. . Ha vinto il Premio Claudio G. Fava come Miglior Critico Cinematografico su quotidiani del 2020 nell’ambito del Festival Adelio Ferrero Cinema e Critica di Alessandria.

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