Si sono svolte le giornate residenziali dedicate agli animatori delle Sale della Comunità di Bergamo, con la partecipazione di 12 animatori culturali provenienti da 10 diverse Sale: Qoelet di Bergamo, Bolgare, Branzi, Clusone, Osio Sopra, Petosino, Romano di Lombardia, Selvino, Stezzano e Torre Boldone. La formazione culturale e pastorale è stata curata da Arianna Prevedello, mentre l’organizzazione e il coordinamento da Silvia Savoldelli.
Primo giorno – Dopo l’arrivo in albergo, si è tenuto un primo incontro introduttivo dedicato al corso e ad alcune questioni legate ad ACEC-SAS Bergamo. La serata è proseguita con la cena, alla quale ha preso parte anche il parroco don Alberto Bongiorno, e poi con la proiezione del film Unicorni presso la Sala della Comunità. L’introduzione di Arianna Prevedello ha preceduto un momento di dialogo e confronto tra gli animatori e il pubblico presente.
Secondo giorno – Le attività si sono svolte nei locali dell’oratorio, articolate in tre sessioni (mattina, pomeriggio e sera). I partecipanti hanno visionato e analizzato alcuni film recenti sul tema della paternità, scelto come filo conduttore del corso. Si tratta di un argomento oggi molto presente nel cinema – anche italiano – che offre spunti di riflessione sul ruolo paterno e sul più ampio “ripensamento del maschile”, tema fortemente contemporaneo e di interesse per le nuove generazioni. Il lavoro di gruppo ha permesso di approfondire il legame tra le dimensioni estetica, pastorale e culturale che caratterizzano le Sale della Comunità.
In preparazione al corso, durante l’estate era stata proposta la lettura individuale di una selezione di testi, anziché un unico volume comune come negli anni precedenti. Questa scelta ha favorito una maggiore varietà di spunti e una condivisione più ricca dei contributi personali durante gli incontri.
Terzo giorno – L’ultima sessione formativa è stata seguita dalla celebrazione della Messa in parrocchia e da una passeggiata all’aperto, resa possibile dal ritorno del bel tempo. Dopo il pranzo, si sono conclusi i lavori con i saluti e le partenze.
Articolo a cura di Silvia Savoldelli.
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