Abbiamo trovato un’uscita nel labirinto semantico.
Dopo aver affrontato insieme molti dei nodi complessi che caratterizzano il linguaggio contemporaneo, ci siamo resi conto che il lavoro è solo all’inizio. Ora possiamo dirlo: era proprio lo scopo di“Oltre il labirinto semantico”. Quella proposta da ACEC è stata una formazione controcorrente. Sembra prendere alla lontana il parco di competenze necessarie per gestire una sala della comunità e invece va proprio al centro di ciò che ci contraddistingue. A differenza di molte proposte formative, non ci siamo concentrati sul dare risposte, ma nel fornire strumenti per continuare a interrogarsi.
Molti partecipanti ci hanno restituito una considerazione preziosa: durante il percorso: non solo hanno messo ordine tra idee e difficoltà, ma hanno anche scoperto l’esistenza di problemi di cui non erano consapevoli! Non basta essere privi di pregiudizi per essere davvero accoglienti verso la diversità culturale. Non basta una sala accessibile per dire di essere inclusivi verso le persone con disabilità. E non è sufficiente avere donne tra i volontari per per costruire una presenza femminile significativa, non solo numerica o simbolica.
Un ringraziamento speciale va agli ospiti di questi webinar. Persone esterne ad ACEC, ma che hanno subito capito il nostro spirito: Sambu Buffa, Eleonora Marocchini, Matteo Mazza, Eleonora Selvi, Alice Orru, Monia Ferritti e Vera Gheno che con competenza e grande capacità di sintesi ci hanno aiutati a orientarci tra parole difficili, parole da non dire e parole da far entrare nel nostro lessico quotidiano.
Grazie al labirinto semantico non ci siamo limitati a osservare i problemi: abbiamo colto le occasioni di crescita che cinema e teatro offrono alle nostre comunità in risposta alle questioni che la società ci offre. Cambiando il linguaggio, è cambiato anche il nostro sguardo: oggi sappiamo fermarci, anche davanti a emozioni forti, per chiederci se siano frutto di uno stereotipo o di una narrazione sincera e poi viverle al meglio selezionando con consapevolezza i film che proponiamo.
Sappiamo quanto sia difficile, per chi lavora nel settore culturale, trovare spazio per 14 ore di formazione in soli tre mesi. Ed è proprio per questo che vogliamo ringraziare sentitamente le oltre cento persone che ci hanno seguito con costanza, con picchi di partecipazione che hanno raggiunto anche le duecento presenze, collegati in diretta spesso anche dalle sale.
Come referente della comunicazione, credo che il “labirinto” ci abbia aiutato a rendere più chiaro e consapevole il modo in cui comunichiamo. Insieme alla collega Arianna Prevedello, sempre attenta osservatrice del presente e ideatrice del corso, vi invitiamo a non lasciare fuori dalla sala ciò che abbiamo condiviso in questi mesi, ma ad accoglierlo nelle vostre programmazioni, nei vostri spazi e nel modo in cui incontrate il pubblico.
Ora tocca a voi. Il vostro feedback è essenziale: stiamo già progettando i prossimi passi della formazione e vogliamo costruirli insieme. Nei prossimi giorni riceverete un breve questionario di valutazione da compilare. Le domande sono poche, ma ci aiuteranno a capire quali temi approfondire, quali strumenti rafforzare e come accompagnarvi al meglio in questo percorso.
PUOI TROVARE QUI LE TAPPE DEL PERCORSO: – OLTRE IL LABIRINTO SEMANTICO – Il programma del corso di formazione
Potete seguire ACEC anche su Facebook e Instagram