Cannes Schede Cinema Festival Filmcronache

IL FRUTTO DELLA TARDA ESTATE (Erige Sehiri)
La vita sotto a un albero

Alla fine dell’estate, in un frutteto della Tunisia nord-occidentale un gruppo di ragazze e donne lavora per raccogliere i fichi. Sotto lo sguardo di lavoratori e uomini più anziani, le ragazze flirtano, si prendono in giro, discutono di uomini, e litigano. Durante la giornata, il frutteto diventa teatro di emozioni, un luogo dove transitano i sogni e le speranze di una generazione moderna più libera, accanto ad una più ancorata alle tradizioni.

Per quanto assai frequentata in era pandemica perché necessaria, la poetica dell’unità di luogo è tutt’altro che semplice da sostanziare con padronanza formale. La regista franco-tunisina Sehiri però non ne sembra intimidita, trasformando un’esigenza nell’opportunità di un racconto cinematografico vibrante e tutt’altro che “statico”.  Lo strumento linguistico che permette alla sua opera seconda di mantenere alto e profondo il senso drammaturgico e narrativo è un uso pertinente e non dispersivo dei primi piani, concentrati sulla coralità umana che costituisce il protagonista collettivo di questo lungometraggio d’indubbio interesse. La mdp si muove fluidamente tra i volti e i corpi di ragazze, ragazzi e donne ripresi nel gesto del raccolto, ma allo stesso tempo concentrati a raccontarsi, a svelare esistenze in erba o già mature, relazioni sentimentali messe alla prova, rivalità  e complicità. Seguendo evidentemente il modello documentario francese ma applicato alla finzione, è dunque efficace il modo della regista di accostarsi a questi personaggi/persona straordinariamente disinvolti davanti all’obiettivo, attraverso il quale riesce a offrire un micromondo sociale di cui gli alberi offrono rami e frutti d’interazione quasi danzante.  Si tratta di un’umanità semplice, povera, ma non per questo miserabile nello spirito e nel desiderio di emanciparsi, come dimostra una delle ragazze – la vivace Leila – che non perde occasione per dichiarare le proprie aspirazioni di libertà e autonomia.

IL FRUTTO DELLA TARDA ESTATE
Regia: Erige Sehiri
Cast: Fide Fdhili, Feten Fdhili, Ameni Fdhili, Samar Sifi, Leila Ouhebi, Hneya Ben Elhedi Sbahi, Gaith Mendassi, Abdelhak Mrabti, Fedi Ben Achour, iras Amr
Tunisia/Francia/Germania/Svizzera/Qatar, 2022
Durata: 90′

Scrivi un commento...

Sull'autore

Anna Maria Pasetti

Anna Maria Pasetti Milanese, saggista, film programmer e critica cinematografica, collabora con Il Fatto Quotidiano e altre testate. Laureata in lingue con tesi in Semiotica del cinema all’Università Cattolica ha conseguito un MA in Film Studies al Birkbeck College (University of London). Dal 2013 al 2015 ha selezionato per la Settimana Internazionale della Critica di Venezia. Si occupa in particolare di “sguardi al femminile” e di cinema & cultura britannici per cui ha fondato l'associazione culturale Red Shoes. . Ha vinto il Premio Claudio G. Fava come Miglior Critico Cinematografico su quotidiani del 2020 nell’ambito del Festival Adelio Ferrero Cinema e Critica di Alessandria.