Sarebbe stato molto interessante che l’opera seconda di Carolina Cavalli, ‘il rapimento di Arabella’, parlasse di una ragazza che trova un modo per risolvere il suo passato, superare i rimpianti, calmare l’ansia del futuro e dimenticare le aspettative fallite. La protagonista, Holly (Benedetta Porcaroli), avrebbe potuto essere un emblema generazionale, parte di quel gruppo di giovani che teme che la vita sia sempre altrove.
Così, purtroppo, non è. Il film, in concorso in Orizzonti all’82 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, ha molte criticità non risolte. La fuga della ventottenne Holly e della bambina Arabella (Lucrezia Guglielmino) nasce da un incontro casuale: la maggiorenne è convinta di aver trovato la sé stessa di un tempo. La bambina nasconde la sua identità e asseconda il desiderio di Holly: tornare indietro e diventare qualcuno di speciale, incontrando una vecchia ballerina, interpretata da Eva Robin’s.
La fuga delle due ci porta a vivere situazioni al margine, oniriche e surreali. L’intento della regista sarebbe stato quello di dare forma ad una riflessione grottesca e scanzonata, a tratti comica, sulle possibili esistenze e strade che si possono percorrere. Dice, al riguardo, la Cavalli: ‘da piccoli si immaginano mille vite, anche se poi se ne vive soltanto una; continuare a pensare così da adulti, però, porta a svalutare la realtà, a distrarsi dal mondo e dal senso delle cose, dalla loro bellezza e ingiustizia, dalle proprie azioni.’
Purtroppo, le molte trovate della regista e autrice non funzionano, raramente strappano un sorriso, il più delle volte lasciano il pubblico interdetto. I contenuti sono
espressi in modo superficiale e la riflessione generazionale si perde nelle avventure picaresche che vivono le due protagoniste.
La sequenza iniziale, in cui la piccola Arabella fa disperare il padre, uno scrittore interpretato dal talentuoso attore statunitense Chris Pine, fino a portarlo ad un attacco di rabbia, è tra le cose migliori del film, insieme alla recitazione degli attori caratteristi Marco Bonadei e Roberto Zibetti, nel ruolo dei poliziotti.
“Il rapimento di Arabella”, segue l’opera di esordio Amanda(2022) già presentato nella sezione Orizzonti e poi al festival di Toronto. Il film rinnova il rapporto artistico tra Carolina Cavalli e Benedetta Porcaroli, uscirà nei cinema il 4 dicembre distribuito da PiperFilm e all’estero con Charades.
