Ha esordito a Gorizia, nell’ambito degli Incontri del Cinema d’Essai 2025, la mostra fotografica “Sale della Comunità: lo spazio in vita”.
La mostra si terrà presso il Kinemax di Gorizia, Piazza della Vittoria 41, dal 30 settembre al 3 ottobre 2025.
Un progetto di ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) che si propone di raccontare l’esercizio cinematografico e teatrale attraverso tre coordinate fotografiche: vita, persone, ricordi.
FRAMMENTI DI VITA DELLE SALE DELLA COMUNITÀ
La fotografa Margherita Mirabella ha osservato le Sale della Comunità di tutta Italia per raccontarle attraverso i suoi scatti. Fotografie che ritraggono momenti di quotidiana creatività dei cinema e dei teatri ACEC. Un viaggio fisico, da maggio a luglio con più di 4.000 chilometri e 30 sale ritratte.
I suoi scatti raccontano la vita che anima le Sale della Comunità. Luoghi dalla storia spesso lunga, ma ancora pieni di innovazione e di idee. Ancora oggi questi cinema e questi teatri sono laboratori di incontro, di condivisione e partecipazione. Gli edifici si presentano come luoghi architettonicamente affascinanti e accoglienti. Spesso con mura antiche, sono però al passo con i tempi grazie alla cura con cui sono stati mantenuti e ai continui lavori di adeguamento tecnologico. Soggetti che racchiudono una lunga storia in ogni dettaglio.
LE PERSONE AL CENTRO, CONTRO LA CULTURA DELL’USA E GETTA
Una Sala della Comunità non è solo un edificio, ma è fatta dalle persone che la animano. Mentre la direzione dell’industria culturale è quella di proporre contenuti scelti da algoritmi o esperienze di visione sempre più slegate dall’incontro con altri spettatori, quasi “usa e getta”, le fotografie delle Sale della Comunità raccontano la loro peculiarità: la centralità dell’incontro tra persone.
A riempire gli spazi ACEC non c’è solo il pubblico, spesso fruitore affezionato, ma anche una presenza attiva nella forma di volontari ed esercenti professionisti che mettono a disposizione le proprie competenze per dare forma e sostegno alla vita delle sale. Le immagini raccontano così le sale ACEC oltre i numeri e le analisi, con gli istanti concreti della vitalità che le attraversa e delle persone che le abitano.
Un modello in controtendenza rispetto al tempo presente, ma anche una sfida lanciata al settore culturale per il futuro: le persone tornino al centro della programmazione e del modo di pensare l’arte.
UNA STORIA PER LE NUOVE GENERAZIONI
ACEC, nata il 18 maggio 1949, ha ben 76 anni di storia. Alcune sale la precedono. Quello ottenuto da Margherita Mirabella è anche un patrimonio di immagini che racconta il presente e diventa archivio per le generazioni future. Il Presidente Don Gianluca Bernardini, che ha voluto il progetto insieme al Segretario Generale Riccardo Checchin, ha sottolineato che questo è solo un primo passo vero un’ampia missione di documentazione del passato, del presente e di progettazione del futuro.
“Abbiamo pensato il progetto fotografico Lo spazio in vita per lasciare alle generazioni future la possibilità di comprendere che cosa siano state – e siano – le SdC in questi anni. Un’operazione che richiama il valore delle fotografie storiche, affidate un tempo a professionisti, e che oggi riproponiamo con la stessa serietà: non per autocelebrazione, ma per porre le basi di un vero e proprio “atlante della memoria” delle nostre sale.”
La presentazione a Gorizia è solo una prima tappa della mostra. Una versione più ampia verrà mostrata a Sorrento durante le Giornate di Cinema organizzate da ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema). A inizio 2026 il pubblico potrà incontrare le fotografie nelle Sale della Comunità che ospiteranno le immagini nei loro spazi.
MARGHERITA MIRABELLA
Margherita Mirabella, fotografa, ha documentato per oltre quindici anni missioni umanitarie con Operation Smile e collaborato con diverse realtà non profit e testate internazionali, tra cui La Repubblica, D e The Texas Tribune. Dopo un’esperienza a New York come freelance, oggi continua a raccontare storie attraverso immagini che intrecciano sguardo artistico e impegno sociale, con la memoria come filo conduttore della sua ricerca.
Il progetto e la mostra sono promossi da ACEC-SdC con il sostegno di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo. Gli Incontri del Cinema d’Essai 2025 sono promossi dalla FICE (Federazione Italiana dei Cinema d’Essai).