È disponibile il sussidio per il Giubileo 2025. Un viaggio cinematografico che può accompagnare gli spettatori e gli operatori culturali lungo l’Anno Santo. Come ricordato da Vincenzo Corrado, Direttore Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali e Presidente Commissione Film CEI, il sussidio è: “Frutto di un lavoro sinergico tra Commissione Film CEI, Fondazione Ente dello Spettacolo e Associazione Cattolica Esercenti Cinema – Sale della Comunità, la proposta è una sorta di pro-vocazione, nel senso etimologico del termine, ovvero una chiamata a uscire fuori, a mettersi in cammino. Il cinema è una molla per la sua forza immersiva e la sua capacità propulsiva. I film segnalati vanno letti proprio in questa chiave. Il testo è organizzato in tre sezioni che riprendono altrettante parti della Bolla d’indizione del Giubileo: parole di speranza; cammini di speranza; segni di speranza.”
Scarica qui il sussidio per il giubileo 2025
All’interno del Sussidio per il Giubileo 2025 si trovano gli approfondimenti a cura di Arianna Prevedello, referente per la formazione e la cultura di ACEC, su Nonostante, Piccole cose come queste e My Everything – Mon Inséparable. Tre titoli, di cui due di prossima uscita, consigliati per le Sale della Comunità.
Invitandovi a scaricare e consultare il Sussidio per il Giubileo 2025 cliccando sul bottone qui sopra, vi anticipiamo…
L’editoriale di don Gianluca Bernardini
Con il Giubileo, dal titolo significativo Pellegrini di speranza, si aprono, anche per le Sale della Comunità, opportunità inedite di un cammino rivolto davvero a tutti, come vuole papa Francesco, proprio attraverso la settima arte. Il cinema, come sappiamo, ha la possibilità non solo di rilassare o divertire, ma anche di veicolare messaggi positivi, facendoci attraversare storie di vita che parlano, dallo schermo, direttamente al nostro cuore. Non c’è, forse, linguaggio così pervasivo che coinvolga i sensi dell’intera persona. L’uomo contemporaneo, abituato alle immagini in movimento, ha bisogno, tuttavia, di trovare esperienze e luoghi capaci di (ri)creare quelle pause dell’anima, che permettano una riflessione più profonda, dentro quella moderna frenesia che accompagna, spesso, la quotidianità di ciascuno. In questo spazio prezioso, si inserisce il percorso proposto nelle prossime pagine, che nelle diverse sfumature arriva a toccare gli elementi essenziali preposti per l’anno giubilare.
Come sottolinea, infatti, la Bolla di indizione del Giubileo ordinario: “Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita”. Ci sentiamo, dunque, chiamati a indirizzare le nostre comunità cristiane, dentro un contesto sinodale di Chiesa, ad aprire non solo le porte, ma quegli orizzonti di pensiero, capaci di includere interrogativi e riflessioni, a volte, poco abitati. Le Sale della Comunità, in questo senso, possono davvero diventare “luoghi di speranza”, in cui non solo la fantasia dei credenti è quantomai desiderata, ma anche spazi in cui il confronto e il dibattito costruttivo diventino, sempre più, prassi distintiva di una pastorale missionaria ordinaria.
Le fatiche, riconosciute, e le difficoltà, individuate, ci spingono a perlustrare terreni nuovi in cui far germogliare quei semi di speranza tanto decantati. Il “buon cinema”, per antonomasia, mentre restituisce la complessità del mondo, rivendica da parte di ciascuno una reale apertura all’altro, a ciò che ci differenzia, ma non allontana. Anzi, la fruizione in sala, spesso, crea occasioni di vicinanza inaspettate, foriere di promesse. Nasce da questa attenzione l’invito a costruire cammini che abbraccino le sfide che questo tempo ci pone, quelle domande di senso, a volte sottese, che le narrazioni sullo schermo sanno mettere in luce.
Se da una parte possono sembrare le stesse di sempre, dall’altra nascondono aspetti che, alla luce del Vangelo e del magistero, riacquistano rilevanza dentro il contesto storico attuale. Papa Francesco, a tal proposito, nella Lettera enciclica Dilexit nos ci ricorda una cosa fondamentale: “Nell’era dell’intelligenza artificiale, non possiamo dimenticare che per salvare l’umano sono necessari la poesia e l’amore”. Il cinema, in questo senso, può diventare una via privilegiata nel suo narrare storie di vita che toccano il cuore. A chi possiede una Sala della Comunità viene, perciò, offerta un’opportunità in più per potere declinare il tema del Giubileo. Non solo uno strumento, ma un vero e proprio luogo in cui vivere realmente un’esperienza cristiana, aperta e accogliente. In definitiva, dunque, anche le nostre Sale potranno diventare concretamente “segni tangibili di speranza”.
Un augurio, ma pure una vera e propria missione.
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