Dopo i titoli di coda Primo piano

DOPO I TITOLI DI CODA: UN AUGURIO PER IL 2026
Quest'ultimo pezzo di vita col cinema è fantastico

L’augurio di dopo i titoli di coda. La rubrica finisce per quest’anno (ci rivediamo nel 2026), ma lo spirito resta ancora forte. Siamo dentro le sale, viviamo in una comunità.

“Quest’ultimo pezzo di vita col cinema è fantastico”.

Questa frase non era scritta in nessuno degli infiniti recenti articoli sulla morte del cinema, sull’ipotesi di acquisizione da parte di Netflix di… sullo stallo del ministero, sulla perdita mostruosa di ingressi. No, questa frase non è un numero, non è una statistica, non è una previsione. Questa frase mi è stata detta qualche ora fa da una persona che non ha sempre avuto nella sua vita né il cinema né il Cinema. Scegliete voi qual è l’uno e quale l’altro.
Questa persona che me l’ha detta ora ha davanti una salita in termini di salute. Ha già vissuto qualcosa di simile anni fa. Sa che sarà un tempo delicato, molto delicato. Non so che parole aggiungere mentre me lo comunica senza tanti giri di parole. Le mie parole in ogni caso sarebbero tutte in più. Ma lei sa bene cosa aggiungere:
 
“Quest’ultimo pezzo di vita col cinema è fantastico”.
Anni fa, nella prima esperienza di malattia, nella sua vita non c’era il cinema, non c’era il cinema con gli altri, non c’era l’animazione culturale. Ora tutto questo c’è e la malattia deve fare i conti con questa ingombrante presenza. Fantastica presenza.
Non ho tatuaggi, ma da qualche ora mi pare di averne uno. Questa frase mi si è impressa. Questa frase donatami è contenitiva di quello che vivo, di quello che custodisco con tanti colleghi, volontari e tanto pubblico nelle nostre sale.
È l’augurio guardando avanti che tradisce tutte le notizie commemorative di questo tempo. È un’altra narrativa.
Auguri!
Arianna Prevedello
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Sull'autore

Arianna Prevedello

Scrittrice e consulente, opera come animatore culturale per Sale della Comunità circoli e associazioni in ambito educativo e pastorale. Esperta di comunicazione e formazione, ha lavorato per molti anni ai progetti di pastorale della comunicazione della diocesi di Padova e come programmista al Servizio Assistenza Sale. È stata vicepresidente Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) di cui è attualmente responsabile per l’area pastorale.

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