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ACEC presenta a Ciné “La sala del futuro”
Quattro progetti architettonici di rigenerazione urbana per i cinema di domani

Lunedì 2 luglio prenderanno il via le Giornate Estive di Cinema a Riccione, che si popolerà come ogni anno di esercenti, distributori, produttori, attori e registi pronti a rivelare e a scoprire il cinema della prossima stagione. Nelle sessioni formative di Ciné, tra convegni e workshop, sarà presente anche ACEC, l’Associazione Cattolica Esercenti Cinema che negli “special event” presenterà “LA SALA DEL FUTURO – Quattro progetti architettonici di rigenerazione del futuro”. Alle ore 15:15 di lunedì 2 luglio nella Sala Polissena al 4° Piano Palazzo dei Congressi l’Arch. Riccardo M. Balzarotti e il Prof. Luca M.F. Fabris del Politecnico di Milano interverranno con Francesco Giraldo, Segretario Generale di Acec per presentare quattro casi studio di riqualificazione di sale cinematografiche (tutte Sale della Comunità) in aree urbane.

«Si assiste in questi ultimi anni – spiega Giraldo – a un fenomeno di urgente trasformazione di ruolo, identità e struttura dell’esercizio cinematografico, come spazio caratterizzato da una propria identità comunitaria e culturale. La sala cinematografica sente l’esigenza di puntare su contenuti e servizi che vengano incontro a nuovi modelli di fruizione. L’inserimento di attività “socializzanti” e un programma di contenuti culturali e di intrattenimento che va oltre la sola proiezione cinematografica sono le componenti su cui si profila la nuova Sala del Futuro».

Partendo da questi presupposti il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano (Arch. Riccardo M. Balzarotti, coordinamento scientifico Prof. Luca M.F. Fabris) – con il supporto di Cinemeccanica e Barco – ha condotto una ricerca fortemente voluta e commissionata da ACEC-SdC, il cui obiettivo è quello di indagare lo stato delle strutture che ospitano le sale cinematografiche e proporre progetti di riqualificazione, intesi come concept di riferimento cui la Sala del Futuro debba tendere.

L’indagine presenta quattro progetti su altrettante architetture di Sale della Comunità molto diverse tra loro (dal grande cinema-teatro, alla piccola sala polifunzionale), scelte per raccontare la varietà tipologica della sala cinematografica del futuro. I progetti indagano non solo gli aspetti spaziali e tecnologici delle sale, ma propongono anche l’insediamento di funzioni innovative con particolare attenzione alla possibilità di dare vita a fenomeni di rigenerazione urbana, che favoriscano socialità, inclusione e promuovano sinergie sul territorio.

L’obiettivo, più in generale, è stato quello di esplorare nuove forme di sale cinematografiche e comprendere come sfruttarle, al fine di individuare delle soluzioni architettoniche pensate per far spazio a una nuova socialità, polifunzionalità, utilizzo di nuove tecnologie, possibilità di trasformazione e adattamento dello spazio, il cui risultato sia la restituzione di modelli spaziali e di utilizzo virtuosi, in cui le componenti estetiche e funzionali trovino la giusta armonia.

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Sull'autore

Arianna Prevedello

Scrittrice e consulente, opera come animatore culturale per Sale della Comunità circoli e associazioni in ambito educativo e pastorale. Esperta di comunicazione e formazione, ha lavorato per molti anni ai progetti di pastorale della comunicazione della diocesi di Padova e come programmista al Servizio Assistenza Sale. È stata vicepresidente Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) di cui è attualmente responsabile per l’area pastorale.