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Approvato alla Camera il Codice dello Spettacolo
Valorizzate le espressioni artistiche amatoriali

Codice dello Spettacolo

Il Codice dello Spettacolo è stato definitivamente approvato alla Camera: è una novità importante per il mondo dello Spettacolo dal vivo. È di fatto la prima legge dal dopoguerra a oggi che regolamenta un settore vasto e complesso come quello della musica, teatro, danza e circo. Atteso da più di cinquanta’anni e in discussione da tre anni, grazie alla volontà determinata della senatrice Rosa Maria Di Giorgi, la nuova legge è stata approvata con 265 voti a favore e 13 no.

Come ha sottolineato il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, questa legge “introduce maggiore trasparenza, porta sostanziali novità per il rilancio e la crescita del settore e prevede il graduale superamento della presenza degli animali nei circhi”.

Positiva accoglienza anche da parte dell’AGIS: “Quella di oggi è, per lo spettacolo italiano, una giornata storica e attesa da anni”, è l’intervento di Carlo Fontana, Presidente dell’AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo.

La nuova legge sarà fondamentale per la crescita di un settore vitale del nostro Paese come quello rappresentato dallo spettacolo dal vivo compreso anche il teatro amatoriale, che nella nuova legge trova uno riconoscimento significativo. Saranno in prospettiva valorizzate le tantissime compagnie teatrali che operano all’interno delle Sale della comunità e delle parrocchie italiane. Un mondo questo che lavora spesso nell’anonimato e con poco riconoscibilità, ma che viceversa svolge un compito culturale e sociale di altissimo valore.

 

Entrando più nel dettaglio possiamo enucleare quanto segue:

Aumentano le risorse per lo spettacolo
La riforma aumenta le risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo con fondi pari a +9.5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 e a +22.5 milioni di euro a decorrere dal 2020.

Estensione dell’ArtBonus a tutti i settori dello spettacolo
Grazie al provvedimento anche le orchestre, i teatri nazionali, i teatri di rilevante interesse culturale, i festival, i centri di produzione teatrale e di danza, i circuiti di distribuzione potranno avvalersi del credito d’imposta del 65% per favorire le erogazioni liberali finora riservato esclusivamente alle fondazioni lirico-sinfoniche e ai teatri di tradizione.

Stabilizzazione del Tax credit musica
È un beneficio riconosciuto alle imprese produttrici di fonogrammi e videogrammi musicali e produttrici di spettacoli di musica dal vivo per la promozione di artisti emergenti, con oneri pari a 4.5 milioni di euro a decorrere dal 2018.

4 milioni di euro per spettacoli nelle zone del sisma
La legge autorizza la spesa di 4 milioni di euro per attività culturali nei territori colpiti dal sisma del Centro Italia.

Sostegno statale a nuovi settori dello spettacolo
Grazie a questa riforma, il sostegno statale allo spettacolo dal vivo si estende alla musica popolare contemporanea, ai carnevali storici e alle rievocazioni storiche, e verrà riconosciuto il valore di diverse forme di spettacolo, tra cui le pratiche artistiche amatoriali, le espressioni artistiche della canzone popolare d’autore, il teatro di figura, gli artisti di strada.

Adesso si attendono i decreti attuativi che dovrebbero essere approvati a breve giro. Si tratta dei decreti regolamentari che dovrebbero recepire anche parte dei punti del nuovo dm che regolamenta le distribuzioni del Fus al settore per il triennio fino al 2020, una base da cui guardare tutto sommato positivamente alla salute del settore per i prossimi anni.

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Sull'autore

Francesco Giraldo

Segretario Generale Acec