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GIRL (Shu Qi)
Essere donne a Taiwan

In una città di Taiwan sul finire degli anni Ottanta, la vita delle donne proletarie è tutt’altro che semplice. Esemplare è quella di Chuan, giovane madre regolarmente abusata e picchiata dal secondo marito perennemente ubriaco  che, pur provando a difendere le figlie ragazzine, non riesce a preservarne la serenità. In particolare quella di Hsiao-lee, riservata e introversa, intimamente sofferente per l’andamento familiare che, a un certo punto, prova a trovare un percorso alternativo, grazie all’incontro con la vivace ed emancipata coetanea Li-li.  Opera d’esordio in scrittura e regia di Shu Qi, l’attrice protagonista di Millennium Mambo di Hou Hsiao-hsien e altri film di culto taiwanesi e cinesi, Nuhai ovvero Girl è stato concepito in un decennio per poi essere finalizzato in poco tempo. Una vicenda, quella di Chuan e di Hsiao-lee, che prestava facilmente il fianco al dramma realistico osservato dal basso, un film-denuncia sociale ma anche intimamente esistenziale che in realtà riguarda la condizione femminile su più generazioni e certamente non solo taiwanese.  Per quanto encomiabile dal punto di vista tematico e intenzionale, Nuhai rivela una scrittura e una regia ancora acerbe, talvolta addirittura confuse, spesso prevedibili. Buona comunque la prova delle interpreti.

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Sull'autore

Anna Maria Pasetti

Anna Maria Pasetti Milanese, saggista, film programmer e critica cinematografica, collabora con Il Fatto Quotidiano e altre testate. Laureata in lingue con tesi in Semiotica del cinema all’Università Cattolica ha conseguito un MA in Film Studies al Birkbeck College (University of London). Dal 2013 al 2015 ha selezionato per la Settimana Internazionale della Critica di Venezia. Si occupa in particolare di “sguardi al femminile” e di cinema & cultura britannici per cui ha fondato l'associazione culturale Red Shoes. . Ha vinto il Premio Claudio G. Fava come Miglior Critico Cinematografico su quotidiani del 2020 nell’ambito del Festival Adelio Ferrero Cinema e Critica di Alessandria.