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RIDUZIONI AL FONDO CINEMA E AUDIOVISIVO – Il comunicato stampa congiunto
La posizione di ANEC, ACEC, FICE, AGIS

Fondo cinema

Condividiamo il comunicato stampa congiunto tra ANEC, ACEC, FICE, AGIS.

Roma, 21 ottobre 2025

Le associazioni dell’esercizio cinematografico ANEC -Associazione Nazionale Esercenti Cinema, ACEC – Associazione Cattolica Esercenti Cinema e FICE   Federazione Italiana Cinema D’essai, associate ad AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo,  intervengono sulle riduzioni previste al Fondo Cinema e Audiovisivo: “ i tagli previsti dalla bozza della legge finanziaria mettono a rischio migliaia di lavoratori  e la sopravvivenza delle sale cinematografiche

Le Associazioni che rappresentano l’esercizio cinematografico italiano  ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema), ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema )  e FICE (Federazione Italiana Cinema D’Essai), associate ad AGIS ( Associazione Generale Italiana dello Spettacolo ) chiedono con fermezza  il ripristino del Fondo Cinema e Audiovisivo e fanno appello al Presidente della Repubblica, al Governo e al Parlamento affinché gli stanziamenti complessivi per il cinema restino invariati. I tagli ipotizzati nel testo della manovra, di cui si è avuto notizia ieri, mettono in serio pericolo tutto il settore che compone l’industria cinematografica a partire dalla produzione fino a tutta la filiera distributiva e degli altri comparti, arrivando  in modo particolare a colpire migliaia di schermi cinematografici, le imprese che li gestiscono e tutti i lavoratori dipendenti, rischiando di annientare in breve tempo gli unici presidi sociali e di aggregazione rimasti a difesa, insieme alle sale teatrali, della cultura a servizio del pubblico nel nostro paese.

La prima impressione è stata di grande stupore, quasi di incredulità, di fronte alle misure annunciate.

Come è stato possibile che dopo anni di azioni, progetti, di iniziative promozionali in  un percorso convinto e strutturato per la ripresa del mercato cinematografico, sia maturato un provvedimento del genere? Perché non c’è stato un confronto preventivo, aperto e condiviso per valutare  aspetti e misure in un’ottica di revisione e miglioramento delle misure in atto?

La sala cinematografica è tornata ad essere centrale e, con il consenso di tutta l’industria e delle Istituzioni,  ad accrescere il ruolo e la sua funzione sociale e culturale. Non è ammissibile interrompere la via intrapresa. Non si può arrestare un percorso virtuoso, con il rischio evidente di gettare via tutto quanto si è costruito fino ad adesso.

Le Associazioni auspicano che si apra quanto prima un tavolo di confronto con le Istituzioni, convinte che solo attraverso un dialogo costruttivo sarà possibile individuare soluzioni che garantiscano la continuità e la crescita del settore cinematografico, a beneficio dell’intera comunità.

Il comunicato è firmato dai presidenti di AGIS, ANEC, ACEC e FICE.

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