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THE FOUNDER (John Lee Hancock)
L'uomo che inventò il fast food

THE FOUNDER

Era il 1954 quando il venditore porta-a-porta Ray Kroc scopre casualmente una delle invenzioni del secolo: il fast food a base di hamburger & patatine. Già esperto di ristorazione, e spregiudicato in affari, comprende al volo che il ristorantino dei fratelli McDonald nella californiana San Bernardino può trasformarsi in un’impresa epocale, nonché una miniera d’oro. Per questo entra in società con gli ingenui fratelli che gradualmente “farà fuori” assumendosi l’inequivocabile posizione di “the founder” della più famosa catena planetaria del settore.

Velocità:That’s the word“. Ray Kroc aveva già capito tutto. Il suo Sogno Americano tradotto in hamburger & chips a servizio rapidissimo attendeva solo chi lo realizzasse, così come questo biopic inevitabile. A pensarci è John Lee Hancock, reduce dall’altra biografia sull’autrice di Mary Poppins nel suo tormentato rapporto con Disney (Saving Mr Banks), evidentemente attratto da un ulteriore tassello da aggiungere al mito a stelle&strisce. Il materiale è fornito interamente da Kroc (la cui autobiografia esce contestualmente nelle librerie: La vera storia del genio che ha fondato McDonald’s – Newton Compton ed.), megalomane impresario ora deceduto ma perfettamente adattabile all’era trumpista. Purtroppo, però, il film non si propone con la stessa incisività con cui the founder ha “sfondato” nel proprio settore. Al contrario, è più insipido di un cheeseburger e sicuramente meno croccante di una patatina. L’unico sapore a rimanere impresso è Michael Keaton, interprete aderente e vibrante dello spregiudicato imprenditore dell’Illinois, capace di destare provocazioni a catena come pochi altri.

 

THE FOUNDER
Regia John Lee Hancock
Con Michael Keaton, Linda Cardellini, Patrick Wilson, Nick Offerman, Laura Dern, John Carroll Lynch, B.J. Novak
Anno 2016

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Sull'autore

Anna Maria Pasetti

Anna Maria Pasetti Milanese, saggista, film programmer e critica cinematografica, collabora con Il Fatto Quotidiano e altre testate. Laureata in lingue con tesi in Semiotica del cinema all’Università Cattolica ha conseguito un MA in Film Studies al Birkbeck College (University of London). Dal 2013 al 2015 ha selezionato per la Settimana Internazionale della Critica di Venezia. Si occupa in particolare di “sguardi al femminile” e di cinema & cultura britannici per cui ha fondato l'associazione culturale Red Shoes. . Ha vinto il Premio Claudio G. Fava come Miglior Critico Cinematografico su quotidiani del 2020 nell’ambito del Festival Adelio Ferrero Cinema e Critica di Alessandria.