News Venezia 73

Visto dal programmista/2 #Venezia73

ARRIVAL

In uscita 24 novembre 2016

Distribuzione Warner

Arrival è uno dei film migliori di #Venezia73: compiuto, intrigante, mai pedante ed equilibrato nella distribuzione della narrazione. Denis Villeneuve mantiene la sua vocazione ad indire con lo spettatore una caccia al tesoro degli elementi che compongono la trama ma stavolta molto meno di quanto fece in Incedies – La donna che canta. Per questo ci sembra un film decisamente da programmare che potrebbe piacere a tutti malgrado sia catalogabile come un’opera di fantascienza. La questione del linguaggio, del tempo, della maternità e dell’Altro da noi – trattate tutte con un sentore filosofico ma sempre alla portata di ciascun fruitore – rendono Arrival un film di fantascienza esistenziale, umanistico che sacrifica – in positivo – l’avventura per l’apprendimento, l’effetto speciale alla comprensione. Grande ospite d’onore è il senso della vita che avanza anche lui come un alieno braccato dal coraggio e dalla capacità di INTERPRETAZIONE della linguista Louise Banks / Amy Adams. Averne di film così!

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ANIMALI NOTTURNI

In uscita 17 novembre 2016

Distribuzione Universal

Ricordate il meraviglioso A single man? Bene, ecco di nuovo il suo regista Tom Ford con un film molto più movimentato. Tratto da un romanzo del ’93, Animali notturni mescola il tema della scelta, degli affetti, della responsabilità, della forza e della vendetta attorno alle contraddizioni tipicamente americane (la freddezza estetizzante ambientata a Los Angeles e la violenza assurda del Texas). Molto interessante è inoltre il ruolo della scrittura, agita o subita, come comprensione di sé e dei propri tunnel perché in ciascuno di noi alberga un animale notturno più o meno sopito. Se le questioni trattate sono molto interessanti per una sala della comunità, va segnalato che il film è in parte caratterizzato da un’aggressività spinta e concitata – spesso affidata più alla nostra immaginazione che alla visione – che potrebbe disturbare un pubblico più anziano o quello meno vocato ai film violenti. Chiarito questo aspetto, si tratta di un film che va dritto senza inciampi e che in sala non può che essere apprezzato in programmazione ordinaria. Amy Adams pure qui!

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SPIRA MIRABILIS

In uscita 22 settembre 2016

Distribuzione I Wonder

Partiamo dai limiti: due ore di documentario (!) che purtroppo dimentica di consegnare allo spettatore le sue intenzioni. Ci tocca leggerle nel pressbook e se ad un festival ci può stare, di certo non è una buona via per arrivare in sala in normale programmazione. Manca l’immediatezza di comprensione della struttura filmica che consente allo spettatore di entrare nella visione. Pur capendo cosa intendono i due registi quando dicono che Spira Mirabilis è un’opera di contemplazione, vien da dire che quest’ultima dimensione – in mancanza di quel disegno complessivo dell’opera che non emerge – viene di fatto sacrificata per i fatti osservati che rischiano in definitiva di essere percepiti come velleitari. Si tratta di un documentario dedicato all’immortalità che gli spettatori potrebbero faticare a cogliere in questa continua mescolanza delle 4 storie mai dichiarate fino in fondo. Si può azzardare una serata in cineforum o una proiezione in serate dedicate al genere: per la cronaca, molti al Lido però sono “spirati” prima della fine.

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Sull'autore

Arianna Prevedello

Scrittrice e consulente, opera come animatore culturale per Sale della Comunità circoli e associazioni in ambito educativo e pastorale. Esperta di comunicazione e formazione, ha lavorato per molti anni ai progetti di pastorale della comunicazione della diocesi di Padova e come programmista al Servizio Assistenza Sale. È stata vicepresidente Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) di cui è attualmente responsabile per l’area pastorale.