SINOSSI UFFICIALE
Holly, ventotto anni, ha sempre creduto di essere la versione sbagliata di sé stessa e che la sua vita non sia andata come avrebbe voluto. Quando incontra una bambina di nome Arabella, si convince di aver trovato la sé stessa di un tempo. Decisa a scappare di casa, la bambina nasconde la sua identità e asseconda il desiderio di Holly: tornare indietro e diventare qualcuno di speciale.
POETICA
Come abbiamo scritto per Laura Samani (triestina, classe 1989, Piccolo corpo e Un anno di scuola), anche Carolina Cavalli (milanese, classe 1991, Amanda e Il rapimento di Arabella) è una “firma” che conferma una propria idea di cinema. La regista-sceneggiatrice ritorna nella perlustrazione esistenziale inaugurata nell’esordio del 2022, rinsaldando nuovamente il vincolo “affettivo” con Benedetta Porcaroli, premiata a Venezia come Miglior Attrice della sezione Orizzonti. La sua estrosa messa in scena, libera da ogni obbligo di verosimiglianza, tra Veneto ed Emilia Romagna apre uno spazio al femminile per un cinema con ascendenze fuor di patria.
LA COSA PIÙ BELLA
Se Amanda, 25 anni, era alla ricerca di impulsi che dessero un senso alla sua vita, tre anni dopo Holly è ferma, in panne, alla stazione successiva di uno stordito/stordente processo verso l’adultità. Per rimettersi in moto bisogna fare pace con la bambina che è stata con il rischio di rifugiarsi in lei.
CONNESSIONI
Cavalli è decisamente impegnata a mettere a tema un paradigma odierno: l’esasperato bisogno di rinsaldo e rassicurazione, di sentirsi dire unici, speciali, di potersi perdonare tante cose vissute a causa di adulti inadeguati… In questo gioco serio, ma anche un po’ furbo, il rischio è anche quello di non crescere mai. Consiglio, in tal senso, di mettere in programmazione anche Tutto in un’estate di Louise Courvoisier (distribuzione Movies Inspired) per stemperare questa sorta di narcisismo dello sguardo.
ALERT
Sarà una trilogia?
