Il 19enne soldato speciale Billy Lynn ha compiuto un’impresa sul campo di battaglia in Iraq dove, nel 2004, l’esercito statunitense combatteva la seconda guerra del Golfo. Per questo a lui e alla sua squadra “The Bravo Squad” viene accordata una licenza premio per il Giorno del Ringraziamento. In tale occasione, Billy e compagni sono invitati a partecipare con tutti gli onori alla grande parata organizzata allo stadio prima del match di football di giornata. Dal carattere schivo e riservato ma dall’indole sinceramente patriottica, il ragazzo si trova ad affrontare in tale contesto “celebrativo” un universo quasi più violento, ipocrita e aggressivo della guerra armata.
Parabola epica pacifista, il nuovo film di Ang Lee ha tutti gli attributi tecnico-scenografici per il kolossal. Non a caso l’autore taiwanese residente in USA l’ha generato in un supersonico 3D in 4K e per esser proiettato a 120 fotogrammi al secondo. La maestosità – in Italia rimasta in potenza giacché non esistono sale attrezzate a soddisfare queste caratteristiche – si specchia nel desiderio di concepire per Billy Lynn la cosiddetta grande narrazione, ovvero quella che trascende l’individuo per assurgerlo a eroe metonimico di un sentire, di un’epoca stessa. L’opera di fatto indugia sulle mille ipocrisie che Billy deve affrontare nel suo presente mentre, nella sua testa e in flashback per lo spettatore, passano immagini e sequenze del suo passato recente, in altre parole del motivo per cui il giovane è portato in trionfo. Lo sguardo su un giovane di buon senso che percepisce il proprio servizio alla Nazione come un lavoro e non come un’esaltazione del primato americano sul resto del mondo diventa una sfida (sempre più) pertinente negli States “trumpisti”. A parte alcuni tratti di “fatica” che appesantiscono il racconto, eccessivamente lungo, Billy Lynn offre più di una suggestione interessante, specie nel delicato e ben costruito rapporto simbiotico fra il ragazzo e la sorella maggiore che lo vorrebbe trattenere a casa ad ogni costo. Peccato non lo si possa gustare per come il suo regista l’ha originariamente concepito.
Regia: Ang Lee
Cast: Joe Alwyn, Garrett Hedlund, Kristen Stewart
Durata: 113′