In evidenza Venezia Venezia 82 Festival Schede Cinema Filmcronache

BUGONIA (Yorgos Lanthimos)
Save the Planet

GUARDA LA VIDEORECENSIONE:

 

LEGGI LA RECENSIONE:

Sesto film consecutivo in lingua inglese, il quarto con protagonista Emma Stone e il secondo con Jesse Pleamons come co-protagonista, l’opus numero dieci di Yorgos Lànthimos si segnala innanzitutto per essere il remake di Save the Green planet, il lungometraggio del 2003 realizzato dal sudcoreano Jang Joon-hwan, ma anche perché sembra confermarne l’involuzione espressiva avvertita già nel precedente Kinds of Kindness. Un’involuzione che non sembra riguardare solo il discorso portato avanti dall’autore, ma anche lo stile che lo informa. Dalla vicenda – che ha come protagonisti un uomo dai comportamenti infantili, convinto che la Terra sia dominata da una razza aliena; e una donna, direttrice di una ricca e potente casa farmaceutica, che secondo i discutibili convincimenti del primo ne è uno degli agenti in missione segreta – vi si ritrovano alcuni dei tratti che attraversano la filmografia del regista ateniese (come la fascinazione verso il black humor e la dimensione surreale), ma sembrano scomparire i dati più caratteristici del suo cinema: da un lato l’abrasività critica nei confronti della società (o quantomeno la sua consistenza), dall’altro lo stile si normalizza, si fa più piano, ovvero non è più definito in profondità dalla deformazione dello sguardo contrassegnato dal pervasivo utilizzo degli obiettivi grandangolari e fish-eye che ne era l’indistinguibile marchio. Tanto che, seppur l’esito finale non appare certamente modesto, Bugonia rischia di lasciare l’amaro nella bocca dello spettatore che conosce l’irriverente iconoclastia del regista ellenico. Non tanto perché la dimensione dell’intrattenimento sembra prevalere (e obnubilare) quella del discorso, quanto perché la voce di Lanthimos diventa simile a quella di tanti altri. 

Scrivi un commento...

Sull'autore

Francesco Crispino

Francesco Crispino è docente di cinema, film-maker e scrittore. Tra le sue opere i documentari Linee d'ombra (2007) e Quadri espansi (2013), il saggio Alle origini di Gomorra (2010) e il romanzo La peggio gioventù (2016).

Lascia un commento