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IL DIRITTO DI CONTARE (Theodore Melfi)
Tre African-American alla conquista dello spazio contro il razzismo

IL DIRITTO DI CONTARE

Donne, nere, nella Virginia razzista fra gli anni ’50 e ’60. Si chiamavano Katherine G. Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson, erano scienziate e grazie a talento e determinazione riuscirono a passare da “computer umani” nascosti in un’ala segregata della NASA a figure essenziali delle imprese astronautiche americane, anzitutto per la circumnavigazione orbitale terrestre del 1962 ad opera di John Genn.

Tanto affascinante quanto pressoché sconosciuta, la loro storia meritava di brillare di luce propria, esattamente come quella delle stelle. Ab origine ha provveduto la scrittrice (anche lei African-American) Margot Lee Shetterly nel suo Hidden Figures, divenuto ben presto un biopic dal segno hollywoodiano. Di fatto il regista Melfi aveva un materiale talmente ricco fra le mani da minimizzare i rischi di errore, praticamente azzerati dalla sua scelta di condurre la narrazione nella linearità “pulita” della cronologia, permettendo così a qualunque spettatore di compredere e ammirare le imprese delle tre protagoniste. Se è canonica la cura nella ricostruzione ambientale dell’epoca, meno scontata era la sorprendente interpretazione delle tre attrici “leading“, non tanto per mancanza di talento (due su tre già vincitrici o candidate agli Oscar, una prestata dalla musica al cinema..) quanto per la restituzione di personaggi “bigger than life” senza mai trascendere nei toni. Non è un caso che la geniale matematica Katherine Johnson, la profetica informatica Dorothy Vaughan e la combattiva ingegnera Mary Jackson fossero delle “hidden figures” (figure nascoste) come con pertinenza recita il titolo originale del film omologo al libro, giocando con sapienza sull’ambiguità del termine “figures”, traducente inglese anche di numeri/cifre/dati. Per una volta anche la versione italiana è riuscita a “raccogliere” la suggestione restituendo acuta ambivalenza con “il diritto di contare”.

 

IL DIRITTO DI CONTARE
Regia: Theodore Melfi
Cast: Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe

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Sull'autore

Anna Maria Pasetti

Anna Maria Pasetti Milanese, saggista, film programmer e critica cinematografica, collabora con Il Fatto Quotidiano e altre testate. Laureata in lingue con tesi in Semiotica del cinema all’Università Cattolica ha conseguito un MA in Film Studies al Birkbeck College (University of London). Dal 2013 al 2015 ha selezionato per la Settimana Internazionale della Critica di Venezia. Si occupa in particolare di “sguardi al femminile” e di cinema & cultura britannici per cui ha fondato l'associazione culturale Red Shoes. . Ha vinto il Premio Claudio G. Fava come Miglior Critico Cinematografico su quotidiani del 2020 nell’ambito del Festival Adelio Ferrero Cinema e Critica di Alessandria.