Ancora una volta Margherita Buy veste i panni di una preside di scuola superiore, e ci riesce benissimo. Come diventare grandi nonostante i genitori (Italia, 2016) è una commedia piacevole che ci offre uno spaccato della vita di un gruppo di adolescenti, ma ancor più di quella dei loro genitori. Il soggetto non è a dire il vero originale. Il film è tratto infatti da una serie TV in onda su Disney Channel (Alex & Co) e della sit comedy televisiva mantiene qualche tratto e diversi difetti.
Nonostante questo, il giudizio piuttosto severo dato dalla critica al film pare davvero ingeneroso. Ale, Emma, Nicole, Sam Christian e Davide sono sei adolescenti pieni di vita, mossi da ideali sinceri e accomunati dalla passione per la musica che li porta a costituire una band per partecipare ad un concorso nazionale. Il mondo degli adulti sembra volerli ostacolare in tutti i modi, ma i sei ragazzi riusciranno comunque a “diventare grandi”, e non solo nella musica.
Alcuni aspetti del film risultano in effetti poco realistici, ma l’immagine complessiva che ne esce dell’adolescenza e di molte famiglie italiane è nell’insieme convincente. Il film è insomma una favola contemporanea, dall’esito se volete un po’ scontato. Ma ciò che più conta è che per una volta si riesce a parlare di adolescenti senza fare delle loro storie amorose l’unico elemento degno di nota della loro vita. Il tema educativo (in particolare il rapporto scuola-famiglia) resta prioritario, insieme alle passioni e ai sogni per un futuro che, se non va troppo pianificato, chiede comunque di essere preparato.