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YO-YO MA E I MUSICISTI DELLA VIA DELLA SETA (Morgan Neville)
Il potere universale della musica per unire i popoli della Terra

Il potere universale della musica: un percorso che unisce i popoli oltre i limiti geografici collegando tutti i Paesi del mondo, come una moderna Via della Seta. Il Silk Road Ensemble, il gruppo di musicisti e artisti fondato dal violoncellista Yo-Yo Ma che prende il nome dall‘antica rottacommerciale che congiungeva Asia, Africa ad Europa, nasce proprio per esplorare questo potere che travalica ogni confine. Il film segue i tragittidi alcuni di questi artisti, dando vita a un’intensa cronaca personale di talento e passione…

Sette album incisi finora, una miriade di concerti in più di trenta Paesi, un successo che non conosce battute d’arresto. Ma soprattutto, il piacere coinvolgente di unire, insieme a stili musicali di nazioni assai lontane tra loro, le tante culture che hanno espresso quelle differenti sonorità, l’inesauribile vissuto umano che continua a generare, nonostante le troppe divisioni del mondo, incontri, confronti, scambi.

L’emozionante avventura del Silk Road Ensemble, avviata nel 2000 da Yo-Yo Ma (enfant prodige del violoncello, origini cinesi ma cresciuto a New York), è portata sullo schermo dal documentarista Morgan Neville con piena adesione ai valori fondativi del progetto: un melting pot delle sette note riassunto dalle testimonianze di alcuni degli oltre cinquanta membri del gruppo composto da strumentisti, cantanti, compositori, arrangiatori (oltre al fondatore, una suonatrice di liuto cinese e una di cornamusa galiziana, un clarinettista siriano e un maestro iraniano di kamanceh, un antico strumento a corde), che nel mostrare allo spettatore la loro bravura esecutiva rievocano storie individuali talvolta soffertee vicissitudini politiche e sociali dei loro Paesi di provenienza spesso drammatiche.

Lo sguardo di Neville, che muove la macchina da presa da Damasco a San Diego, da Boston alla Cina rurale, si nutre di immagini d’epoca, ricordi d’infanzia ed esibizioni trascinanti. Rievocando nel “fascino dei boscimani del deserto del Kalahari, che praticano la trance-dance perché dà loro un senso, come la musica, la cultura, la medicina, la religione” quella scintilla che ha mosso Yo-Yo Ma al primo workshop, nel luglio di sedici anni fa, in Massachusetts. Poi, dalla tragedia dell’11 settembre 2001, il motivo in più, decisivo, per andare avanti, per continuate a suonare periodicamenteinsieme, a unire i popoli anziché dividere le genti. Il passato e le radici proiettate in un futuro di speranza. Al ritmo di una colonna sonora avvolgente, inclassificabile, frutto di mille contaminazioni.

Regia: Morgan Neville

Nazionalità: Usa, 2015

Durata: 96

Interpreti: Yo-Yo Ma, Kinan Azmeh, Kayhan Kalhor, Cristina Pato, Wu Man

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Sull'autore

Paolo Perrone

Giornalista professionista, critico cinematografico, curatore di rassegne e consulente alla programmazione, è direttore responsabile della rivista Filmcronache e autore di numerosi saggi sul cinema. Per Le Mani ha scritto Quando il cinema dà i numeri. Dal mathematics movie all'ossessione numerologica.