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ENZO NATTA, IL CINEMA A TUTTO TONDO
La scomparsa del critico e giornalista, per vent’anni presidente Ancci

Laureato in giurisprudenza, giornalista, entrato giovanissimo a far parte dell’ufficio di corrispondenza dell’International Press Service of America, Enzo Natta, scomparso mercoledì 15 dicembre a 88 anni, era nato a Imperia. Critico cinematografico di Famiglia Cristiana e di Cronache & Opinioni, fondatore e direttore responsabile della rivista Filmcronache, è stato direttore della collana “Studi e ricerche” edita dall’Ancci (Associazione nazionale circoli cinematografici italiani). Dal 1980 al 2000 è stato presidente dell’Ancci.

Autore di libri, di programmi radiofonici e televisivi, Natta è stato critico cinematografico della Radio Vaticana e, per oltre vent’anni, fra i curatori della pagina sullo spettacolo dell’Osservatore Romano. Collaboratore di quotidiani, enciclopedie e riviste, italiane e straniere, è stato capo ufficio-stampa dell’Ente dello Spettacolo, dell’Italnoleggio cinematografico, di Cinecittà e dell’Ente Cinema, vicedirettore di Immagine & Pubblico, periodico edito da Cinecittà, e capo-redattore della Rivista del cinematografo.

Organizzatore di festival, mostre e rassegne, membro dell’Accademia del Cinema italiano, ha tenuto corsi di filmologia e storia del cinema, ha fatto parte di giurie internazionali e di commissioni ministeriali. Nel 2008 gli è stato attribuito il Premio alla carriera “Scrivere di cinema”. Fra i suoi ultimi libri, Uno sguardo nel buio – Cinema, critica, psicoanalisi (Effatà Editrice Torino 2005), Una poltrona per due – Cinecittà fra pubblico e privato (Effatà Editrice, Torino 2007) e Ombre sul sole. Storie di uomini-contro: Giuseppe Bottai, Folco Lulli e Frédéric Rossif (Tabula fati, Chieti 2013). Nella narrativa ha debuttato con il romanzo Il graffio della regina (Iris Edizioni, Roma 2009), seguìto da I diamanti di Kesselring (Tabula fati, Chieti 2013).

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Sull'autore

Paolo Perrone

Giornalista professionista, critico cinematografico, curatore di rassegne e consulente alla programmazione, è direttore responsabile della rivista Filmcronache e autore di numerosi saggi sul cinema. Per Le Mani ha scritto Quando il cinema dà i numeri. Dal mathematics movie all'ossessione numerologica.