Voleva solo scrivere Rosario Castellanos. Ma anche la semplice azione di pensare liberamente, in quanto donna colta e orgogliosa di esserlo, creava problemi al marito, professore di filosofia, marxista ma conservatore. L’aveva conosciuto dagli anni universitari e con lui era rimasta legata, avendo anche un figlio, fino alla scoperta degli svariati tradimenti che l’uomo le aveva fatto subire. La grande scrittrice, pensatrice e attivista del femminismo letterario messicano morì a soli 49 anni nel 1974 dopo un’esistenza trascorsa nello studio, scrittura e insegnamento.
Alla paladina del femminismo letterario latinoamericano, vissuta fra il 1925 e il 1974, è dedicata la solida opera seconda della messicana Beristain, sua concittadina. Avvalorata dall’intensa performance di Karina Gidi nei panni di Castellanos Eterno femminile (Los Adioses) è un biopic acuto perché consente di penetrare l’universo della grande autrice attraverso un montaggio che le assomiglia, ovvero coerente al modus pensandi stesso della protagonista. Al centro di ogni suo scritto, infatti, era se stessa quale “mistero” da conoscere con un gesto infinito, e attraverso il quale scoprire l’altro da sé e il mondo circostante. Così agisce Beristain che mette al cuore dell’opera filmica il volto/corpo in eterno “tormento” femminile di Rosario nel suo tentativo di dimostrare la dignità “intrinseca” e non derivativa della donna nel suo esprimersi privatamente e pubblicamente. Non vi è mai esibizionismo tanto nella Castellanos quanto nel modo in cui la cineasta sua concittadina ed evidente ammiratrice la pone in essere: la sua figura spicca per doti inequivocabili substanziate in un giudizio critico cristallino e arte letteraria personalissima, ammantate da un’intelligenza emotiva di rara bellezza. Un film doveroso e capace di far scoprire una personalità letteraria certamente poco nota fuori dall’America Latina.
Regia: di Natalia Beristain
Cast: Karina Gidi, Daniel Giménez Cacho
Messico 2017
Durata: 85’