La notte di Halloween, lo spietato Michael Myers nascosto dietro una maschera uccide tutti nei modi più pittoreschi e ridicoli, e tutti muoiono ovviamente uno dietro l’altro. Poi finalmente il film finisce, ed è la sola buona notizia.
Dodicesimo volume di una importante saga iniziata nel 1978 da John Carpenter, che in qualche modo fece storia inaugurando un genere a metà tra l’horror e il thriller ad alta tensione, denominato slasher. Era un genere che in quegli anni riempiva i cinema e faceva grandi incassi, attirando l’attenzione soprattutto delle giovani generazioni, sedotto dall’esuberanza oscura di quei film. Erano anni di liberazione delle pulsioni più riposte, a lungo represse da una società oppressiva.
Sono passati più di quarant’anni da quel primo Halloween, e in questi decenni le pulsioni si sono liberate nei modi più fantasiosi e estremi. Ha ancora senso tornare a vedere un uomo mascherato che infila coltelli negli occhi e asce nei volti e spacca il collo e per di più è immortale e invincibile? Ha senso che il film ci spieghi che quell’uomo rappresenta le nostre paure, cercando goffamente di spiegare ciò che è già evidente?
Resta, al più, una scena in cui la paura genera il delirio collettivo totalmente irrazionale e ingovernabile, da parte degli abitanti di questa piccola cittadina sconvolta dalla presenza dello spietato assassino. Ma è tutto qui, e in fondo anche questo l’abbiamo già visto. Forse la dimensione splatter di alcune sequenze divertirà qualche appassionato del genere, ma ormai anche i più tenaci sostenitori pretenderanno qualcosa in più, dopo che abbiamo superato ogni limite almeno dagli anni Novanta.
Pare sia previsto un altro capitolo della saga di prossima uscita. Ma pare anche che le riprese siano state interrotte per verificare come andrà questo film. Credo ci siano poche speranze.
HALLOWEEN KILLS
Regia di David Gordon Green
Con Jamie Lee Curtis, Judy Greer, Andi Matichak, Will Patton, Thomas Mann, Anthony Michael Hall
USA, 2021
Durata 105′
