News Schede Cinema

JOHNNY e MOO-YA (Filippo Ticozzi)

Johnny proviene da Kinshasa, ma sta in Lombardia da quando è un bambino. Per essendo conscio di non appartenere a questa terra, attraverso la sua passione per il pugilato, percepisce di essere parte di qualcosa di grande.

Opio vive in uno sperduto villaggio dell’Uganda, una terra affascinante, ma il cui passato, fatto di una sanguinosa guerra civile, ha lasciato importanti cicatrici. Un giorno, senza un apparente motivo scatenante, decide di partire…

Johnny è un cortometraggio, in cui si trasmette lo sguardo malinconico di chi fatica a trovare il suo posto nel mondo. Johnny, congolese, vive in Italia, ma non si sente italiano. La passione per il pugilato lo può aiutare ad accettare l’essere differente da chi lo circonda, per riuscire a orientare la propria bussola e trovare una direzione.

Moo-ya è un documentario caratterizzato da inquadrature fisse, in cui si osserva il paesaggio genuino dell’Uganda e si ascoltano delle testimonianze di ciò che è successo durante la guerra civile. Opio è un uomo cieco, che cerca di far percepire la sua Africa, una terra di suoni e i colori vivi, che passano attraverso le sensazioni e il cui approccio sereno alla vita di tutti i giorni si trasmette in ogni suo gesto. Il ritmo del film riflette la visione cadenzata del protagonista nell’affrontare l’esistenza, dando valore alle piccole cose, dedicando tempo per gli amici e per apprezzare ciò che coglie nell’ambiente che lo circonda. Prende forma una visione dell’Africa originale, in cui si dà voce ai suoi abitanti, allontanandosi dai luoghi comuni, preferendo, invece, mostrare la vita quotidiana di chi “vede” un mondo diverso. Il film è stato presentato al 34. Torino Film Festival TFFDoc, dove ha ricevuto il premio speciale della Giuria.

Johnny e Moo-ya sono due opere firmate dello stesso autore, Filippo Ticozzi, un regista che dimostra di avere una forte attenzione verso dei personaggi fuori dagli schermi, dando così la possibilità di offrire dei punti di vista originali. Si tratta di due filmati ideali per provare a ragionare su un approccio diverso alla nostra vita frenetica e spesso superficiale, oltre a mettere in luce come la diversità di chi proviene da luoghi lontani possa essere una ricchezza e non un ostacolo.

Scrivi un commento...

Sull'autore

Marta Marchesi