Siamo sospesi e smarriti in questi giorni e cerchiamo di scrutare il futuro nostro, della nostra società, della nostra chiesa e delle nostre sale della comunità… all’improvviso un ricordo dolce, delicato viene dal passato recente: due anni fa ci lasciava Rosario. Si staglia dentro di noi la figura di una persona amabile che ci ha svelato il significato profondo dell’essere positivi, atteggiamento che dà senso alla nostra esistenza, senza il rischio di smarrirsi o di promuovere di grado il nostro peggior nemico la paura. GRAZIE ROSARIO!
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