L’amore a prima vista e una passione travolgente unisce i destini di Gino (Matthias Schoenaerts) e Bibi (Adèle Exarchopoulos). Entrambi appassionati da brividi, corse e velocità, i due si incontrano durante una gara automobilistica di Bibi e si lasciano andare fin da subito a una storia turbolenta. Lei è figlia di un ricco imprenditore, lavora nell’azienda di famiglia e nel tempo libero si dedica alle corse; lui lavora nel settore automobilistico, nasconde un oscuro segreto e una radicata paura dei cani, che risale all’infanzia e al complicato e difficile rapporto con un padre assente e violento.
Intorno a loro ci sono un gruppo di amici a cui Gino si sente legato da amore fraterno e ai quali promette eterna fedeltà e la famiglia di lei, con un padre un fratello attenti e presenti. Dopo «Chi è senza colpa», il regista Michaël R. Roskam dirige un film che annaspa e fatica a stare in piedi. Diviso in tre capitoli, Le fidèle ha un avvio avvincente da thriller d’azione con una prima parte dedicata a Gigi, alla sua doppia vita, ai suoi affari oscuri e alle prime fasi della sua storia con Bibi. Chiuso questo primo capitolo, il film vira verso la love story drammatica, con Bibi che, supportata da una famiglia pronta a sostenerla in tutte le scelte, cerca di perdonare a Gigi i numerosi passi falsi e gli errori e di salvaguardare la loro storia. Si chiude con un terzo capitolo dal titolo “Pas des fleur (niente fiori)”, con un chiaro riferimento al primissimo scambio di battute intercorso tra i due, e si sfocia nel dramma più completo con un destino che sembra accanirsi sugli amanti per privarli di qualsiasi possibilità di felicità. Amici e famigliari scompaiono misteriosamente nel nulla e Bibi e Gigi sono soli a fare i conti con un’esistenza sempre più tragica.
Il film risulta eccessivo, mette insieme diverse chiavi di letture, accostando la personalità di Gigi e quella dei cani, animali che possono dimostrarsi dolci e fedeli e al tempo stesso molto aggressivi, o in netta contrapposizione con quei personaggi secondari ma strumentali alla narrazione che dietro l’apparenza di giacca e cravatta e di solide famiglie celano personalità meschine e miserabili.
La sceneggiatura fatica a dar forma a una vicenda troppo articolata e ignora i numerosi buchi di trama. Dopo una partenza a razzo, il film va fuori strada subito dopo la fine della prima parte. Le numerose scelte narrative finiscono per creare un film che non riesce a trovare una sua identità, si perde nei sottogeneri e risulta talmente esagerato da suscitare inevitabile incredulità.
LE FIDÈLE
film di Michaël R. Roskam
con Matthias Schoenaerts, Adèle Exarchopoulos
Belgio, Paesi Bassi, Francia, 2017
durata 120 min.