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L’INGREDIENTE SEGRETO (Gjorce Stavreski)
Una commedia sociale profonda e surreale

Con l’economia in recessione e lo stipendio in ritardo di mesi, Vele, meccanico di un deposito ferroviario a Skopje, lotta ogni giorno per poter acquistare le costose medicine al padre, malato terminale di cancro. Quando casualmente trova in un vagone un pacco di marijuana, lo ruba per fare una torta, sperando di alleviare i forti dolori al padre, spacciandogliela come nuovo trattamento sperimentale. Il genitore, una fetta dopo l’altra, sembra rinascere. Così, la voce sugli incredibili poteri curativi di Vele si diffonde e il ragazzo si trova inseguito da una coppia di spacciatori in cerca della droga e, allo stesso tempo, dai petulanti concittadini che fanno la coda fuori dal suo appartamento per reclamare la ricetta della “torta dei miracoli”…

Lungometraggio d’esordio del quarantenne Gjorce Stavreski, L’ingrediente segreto, vincitore del 36° Bergamo Film Meeting, è un piccolo gioiellino che brilla per l’ironia tagliente di area balcanica, lo sguardo sociale acuto e partecipe e l’umanissima dimensione relazionale che fa da volano al racconto. Film, dunque, su un Paese (la Macedonia), una comunità (gli operai del deposito ferroviario) e una famiglia (ora composta solo da padre e figlio minore, un tempo anche da madre e fratello maggiore, morti in un incidente d’auto), L’ingrediente segreto scivola via con gustoso piacere, nutrito da una sceneggiatura in sensibile equilibrio tra critica sociale e dramma famigliare, generando nello spettatore sorrisi e commozione.

Stigmatizzando con squarci di grottesco la rincorsa al “denaro facile” provocata dal neoliberismo in terra macedone, prendendo le distanze con dialoghi pungenti dallo sciocco rifugio, da parte della popolazione locale, nelle superstizioni più assurde (compresi i dolci farciti da spezie allucinogene), a compensazione dell’abbandono subìto dallo Stato, il film di Stavreski usa l’umorismo come una specie di “judo dell’anima”, rovescio della medaglia di un dolore diffuso, individuale e collettivo. Storia di un riscatto identitario (quello del giovane protagonista, vissuto nell’ombra di un fratello giudicato dal padre più intelligente di lui) e di un legame generazionale ritrovato (quello tra figlio e padre, dopo una fuga rocambolesca che rigenera un rapporto schiacciato dai sensi di colpa), L’ingrediente segreto è la risposta, in forme paradossali e surreali, allo smarrimento di un’intera nazione, minacciata dalla miseria morale e appesantita da una burocrazia cieca. Una risposta che passa attraverso l’impegno concreto verso gli altri, simboleggiato dall’altruismo di Vele, coraggioso e compassionevole.

Regia: Gjorce Stavreski

Nazionalità: Macedonia, Grecia 2017

Durata: 104′

Interpreti: Blagoj Veselinov, Anastas Tanovski, Aksel Mehmet, Aleksandar Mikic, Miroslav Petkovic

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Sull'autore

Paolo Perrone

Giornalista professionista, critico cinematografico, curatore di rassegne e consulente alla programmazione, è direttore responsabile della rivista Filmcronache e autore di numerosi saggi sul cinema. Per Le Mani ha scritto Quando il cinema dà i numeri. Dal mathematics movie all'ossessione numerologica.