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MARCEL! (Jasmine Trinca)
Se all'arte si deve la vita

Una madre, la sua bimba e un cagnolino. Alienazione reciproca, solitudini profonde, estraneità con il resto del mondo. Perché nulla è più complesso che essere sinceri nelle relazioni più care, a partire da se stessi. E dunque può servire la mediazione dell’arte per sciogliere durezze e incomprensioni. Perché “all’arte si deve la vita”.  

Potrebbe essere questo il punto di partenza tematico scelto da Jasmine Trinca per mettere in forma il suo primo lungometraggio da regista intitolato Marcel!. Ambientato e girato in una Roma a lei famigliare, Marcel! e’ il racconto di una artista e performer di strada, una Madre senza essere mamma, che adora il proprio cane-artista Marcel mentre non riesce a “vedere” il cuore di sua figlia. Proprio non la inquadra nel proprio universo ego-centrato in cui il ruolo di figlio è occupato dalla bestiola a cui lava i denti ogni sera come fosse un umano. Figlia – così senza un nome proprio viene indicata la bambina così come le altre figure parentali – è anche orfana di Padre, un pittore tragicamente defunto la cui presenza è tuttavia incessantemente evocata dal ricordo della Nonna paterna, adorante di un figlio i cui tratti rivelano un carattere egocentrico almeno quanto quello di Madre.  Ma questo non è dato a sapere nelle trame narrative di Marcel! Ciò che invece è dato a sapere è che un gesto improvviso quanto “necessario”  cambia di segno il racconto e conduce Madre e Figlia peregrine in territori “oscuri” e gravati di nostalgie, desideri, sogni irrealizzati o irrealizzabili.  Certamente ispirato a un vissuto personale, Marcel! è senza dubbio il frutto di un lavoro appassionato, lungamente “pensato” e caricato di importanti energie creative e personali da parte della sua autrice.  Che ha scelto con saggezza di non comparire da interprete, delegando alla collega e pressoché coetanea Alba Rohrwacher il non facile compito di assolvere il ruolo di Madre, “carattere” enfatico e disturbante, marcatamente fisico e sopra le righe.  Al suo fianco la giovanissima francese Maayane Conti e nel suo “contorno” una serie di grandi nomi del panorama attoriale italiano che vanno da Giovanna Ralli a Umberto Orsini, da Dario Contarelli a Valentina Cervi, da Giuseppe Cederna a Paola Cortellesi passando per la grande amica Valeria Golino.  Realizzato da una crew totalmente femminile, Marcel! è un testo filmico costruito sulla poetica dell’astrazione: dialoghi scarni, “cartelli” bizzarramente titolati a puntellare il film in capitoli, scenografie suggestive mai casualmente situate, parecchia presenza del grottesco e del surreale. C’è dunque della buona ambizione in questo esordio ma purtroppo si ravvisa anche una certa insicurezza registica nella scansione ritmica del racconto. 

MARCEL!

Rgia: Jasmine Trinca
Cast: Alba Rohrwacher, Maayane Conti, Giovanna Ralli
Italia/Francia 2022
Durata: 93′

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Sull'autore

Anna Maria Pasetti

Anna Maria Pasetti Milanese, saggista, film programmer e critica cinematografica, collabora con Il Fatto Quotidiano e altre testate. Laureata in lingue con tesi in Semiotica del cinema all’Università Cattolica ha conseguito un MA in Film Studies al Birkbeck College (University of London). Dal 2013 al 2015 ha selezionato per la Settimana Internazionale della Critica di Venezia. Si occupa in particolare di “sguardi al femminile” e di cinema & cultura britannici per cui ha fondato l'associazione culturale Red Shoes. . Ha vinto il Premio Claudio G. Fava come Miglior Critico Cinematografico su quotidiani del 2020 nell’ambito del Festival Adelio Ferrero Cinema e Critica di Alessandria.