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Melzi D’Eril e il cinema di qualità: la replica dell’Acec

Francesco Melzi D’Eril, produttore e distributore di cinema di qualità, si è lamentato degli scarsi risultati raggiunti al botteghino italiano da molti film d’autore (vedi l’intervista pubblicata su L’Inkiesta il 17/07/15), ipotizzando un mancato impegno da parte della produzione e della distribuzione di questi film e adducendo il disinteresse del pubblico e lo scarso impegno del l’esercizio.
Melzi D’Eril, resposabile della Good Film, ha ragione da vendere nel dire che il film di Francesco Munzi “Anime Nere” meritava molti più spettatori. Ha ragione anche nell’affermare che oggi il pubblico è meno aperto e curioso verso un cinema che richiede riflessione e “attitudine alla visione”. Io aggiungo, comunque, che poco si è fatto negli ultimi anni per formare il pubblico al “gusto cinematografico”, imputando questo sempre e solo al mancato impegno della scuola e non del mondo del cinema.
Parlare, però, di “quote fisse di programmazione di cinema italiano nelle sale” è antistorico: che senso ha, infatti, obbligare qualcuno a fare qualcosa, senza innescare dei percorsi virtuosi che dovranno passare necessariamente attraverso la formazione e l’educazione del pubblico? Perché sottolineare che la colpa sta sempre da qualche altra parte e non pensare di liberare la distribuzione da retaggi vecchi e declinati ancora sull’analogico e non sul “sistema digitale” (che tanto è costato alle sale e soprattutto alle piccole e alle sale della comunità)? Perché non valorizzare al meglio il prodotto cinematografico facendo partire finalmente la multiprogrammazione? Perché non innovare dal profondo gli incentivi d’essai (premi d’essai e schermi di qualità), iniziando a premiare chi fa del cinema d’autore la sua mission e non un semplice riempitivo del lunedì pomeriggio delle 18.30?
Potrei andare oltre… ma è giunta l’ora finalmente di dialogare con pensiero libero e di promuovere una volontà politica che incida profondamente sul sistema cinema, qualificando gli incentivi e finendola di dare tanto a pochi e poco a tanti.

Leggi l’articolo uscito su Cinenotes del 29/06/15

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Sull'autore

Francesco Giraldo

Segretario Generale Acec