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RIFUGIO N.87
l'unico rifugio efficace è la pace

256 secondi era il tempo medio che impiegava una bomba, durante la seconda guerra mondiale, dal momento dell’allarme alla deflagrazione. Sono stati, per donne, anziani, bambini, uomini innocenti di ogni parte del mondo, gli ultimi 256 secondi di vita. Sono stati anche gli ultimi secondi di molti progetti, di sogni, di idee culturali, di monumenti, di opere d’arte e di storia perchè la follia umana arriva a distruggere in pochi secondi quello che il genio umano è riuscito a costruire in secoli.

La storia di Milano durante la Seconda Guerra Mondiale diventa un viaggio nella memoria e nel luogo che ha accolto centinaia di persone, le une strette alle altre, in attesa della fine dell’allarme antiaereo grazie a RIFUGIO ANTIAEREO N.87, una meritevole iniziativa che unisce la storia al teatro per un’esperienza che non può lasciare indifferenti. Lo spettatore viene condotto nel seminterrato della scuola elementare di Viale Bodio a Milano dove è stato recuperato uno dei rifugi antiaerei della città: lunghi corridoi, gli spazi dedicati alle docce e ai gabinetti, le panche lungo i muri restituiscono solo in parte l’atmosfera di quegli anni terribili, ma grazie alla visita guidata di Milanoguida e allo spettacolo 256 SECONDI, PIOVONO BOMBE! di Cesare Gallarini questi spazi si popolano di voci e di storie che raccontano la guerra di allora e quella di oggi.

LA VISITA GUIDATA

La visita guidata al Rifugio antiaereo N. 87 permette di comprendere, a distanza di quasi 80 anni, i tragici e concitati momenti in cui, durante i bombardamenti di Milano, le persone correvano ai rifugi per salvarsi la vita. Nei sotterranei della scuola primaria Giacomo Leopardi rimane, ancora oggi, immerso nel silenzio e sospeso nel tempo, uno dei rifugi antiaerei ad uso pubblico di Milano, descritto dal regista Ermanno Olmi nel libro “Ragazzo della Bovisa”, dove si possono cogliere le tracce della Storia e delle storie delle oltre 450 persone che trovarono protezione tra le sue pareti.
Durante i bombardamenti, la popolazione era costretta a ripararsi nei rifugi, generalmente organizzati nelle cantine della città, dei quali il Rifugio antiaereo N. 87, in viale Bodio, è uno dei meglio conservati e l’unico parzialmente riallestito.
Recentemente ripulito e dotato di pannelli illustrativi per consentire ai visitatori di calarsi nel dramma di quegli anni di guerra, la visita al Rifugio N. 87 è un vero e proprio viaggio nel tempo, dove le emozioni di paura, speranza e coraggio che ancora riecheggiano nell’aria innescano una riflessione sempre attuale sulle vicende del mondo contemporaneo. E’ importante, per la generazione odierna, comprendere la storia di quelle tragiche vicende: si contarono migliaia di morti, innumerevoli sfollati e tantissimi edifici storici danneggiati. Per chi era costretto a rimanere in città, al suono della sirena c’era una sola speranza: raggiungere il rifugio e salvarsi.
Lo storico ed esperto di cavità artificiali Gianluca Padovan, presidente dell’Associazione S.C.A.M. (Speleologia Cavità Artificiali Milano), ci guida nei sotterranei del Rifugio N. 87 di Milano, facendoci rivivere la grande Storia in un’esperienza utile e unica che sarà difficile dimenticare.

Rifugio N.87 - Cesare Gallarini

Cesare Gallarini

LO SPETTACOLO

256 secondi, piovono bombe! è un racconto grottesco che si compone di “spezzoni” come quelli incendiari che distrussero Dresda, Tokyo, Milano o che, oggi, distruggono Aleppo, Mosul. Un racconto fatto di “frammenti”, come quelli dei resti di Hiroshima; un racconto fatto di “schegge” come quelle delle mine aeree che distrussero Londra e Amburgo; una narrazione poetica tratta dai brandelli della memoria dei protagonisti.
Tra le tante storie che compongono il testo dello spettacolo spicca quella della scuola elementare di Milano “Francesco Crispi” nel quartiere di Gorla: la mattina del 20 ottobre 1944 una bomba centrò il vano scale della scuola proprio mentre bambini e personale scolastico stavano scendendo per raggiungere il rifugio sotterraneo dell’edificio; morirono 184 bambini, 14 insegnanti, la direttrice della scuola, 4 bidelli e un’assistente sanitaria. Il racconto della strage, visto con gli occhi di una madre davanti alle macerie della scuola, è reso con commovente efficacia da Cecilia Vecchio che ci ricorda come spesso i civili siano le vittime più frequenti e indifese della guerra. Dall’inizio del secolo scorso, dopo l’invenzione dell’aereo, gli uomini hanno ideato sistemi sempre più sofisticati per condurre offensive di bombardamento sulle città. Interi territori urbani con le loro popolazioni di civili sono considerati, da oltre un secolo, alla stregua di bersagli per attacchi con esplosivi ad alto potenziale, con bombe incendiarie, bombe dirompenti, ritardanti, bombe atomiche, fino ad arrivare alle bombe umane di oggi. Una vera ecatombe di vite umane e di ogni cosa bella. La guerra, con la sua imbecille cecità, ha fatto cadere uomini, case, città; ha polverizzato archivi, biblioteche, musei; ha infranto sogni, illusioni e speranze.

INFORMAZIONI:

Lo Spettacolo e la visita si svolgono nel RIFUGIO N. 87, c/o scuola di viale Bodio 22, Milano
Dal giovedì a sabato (fino al 14 aprile 2018): ore 20.15 visita – 21.30 spettacolo
Domenica 15 aprile 2018: ore 15.15 visita – 16.30 spettacolo

PRENOTAZIONI:

Solo spettacolo – Oltre Confine: prenotazionirifugio87@fastwebnet.it / 335 5317488
Spettacolo e visita guidata con Milanoguida: info@milanoguida.com / 02 35981535

BIGLIETTI:

Solo spettacolo: Intero: €15 – Ridotto: €10
Visita guidata + spettacolo: €19

 

256 SECONDI, PIOVONO BOMBE!
scritto e diretto da: Cesare Gallarini
con: Cesare Gallarini, Lorena Marconi, Cecilia Vecchio, Ottavio Bordone
consulenza storica: Maria Antonietta Breda – Gianluca Padovan
scene: Marlis Brinkmann
tecnico audio e video: Gino Sacco

Per saperne di più:

256 secondi
rifugi antiaerei a milano
rifugio n.87

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Sull'autore

Marina Saraceno

Diplomata all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" e laureata in Scienze della Comunicazione con una tesi sul teatro tradizionale cinese. In teatro ha lavorato con Luca Ronconi, Mario Scaccia, Jacques Decuvellerie. Ha lavorato per la comunicazione e la promozione culturale, tra gli altri, con il Teatro Nazionale di Roma, L'Associazione Italiana Editori, l'Ente Teatrale Italiano, Rai Trade, l'Unione des Theatres d'Europe, il Teatro Stabile del Veneto, il Progetto Domani per le Olimpiadi di Torino e la Fondazione Comunicazione e Cultura della CEI. Come giornalista ha collaborato con l'agenzia com.unica, il bimestrale Sale della Comunità, il settimanale pagina99