Questa pagina fa parte di PASSIO CONTEMPORANEA, iniziativa ACEC che propone un avvicinamento alla Pasqua attraverso diversi linguaggi: quello cinematografico (con le schede dei film “La Ricotta”,“Gran Torino”, “I Colori della Passione”, “Su Re”) e quello della musica e del teatro con un approfondimento delle Sette parole di Cristo sulla Croce attraverso la partitura di Joseph Haydn e lo spettacolo di Giovanni Scifoni.
Lo spettacolo Le ultime sette parole di Cristo è da anni ormai tra i più apprezzati all’interno delle Sale della Comunità di tutta Italia. Lo avevamo già segnalato anche su queste pagine, con la recensione di Sara Garofalo, e torniamo a proporlo per la Settimana Santa 2020.
Giovanni Scifoni attraversa con ironia i temi e i personaggi della spiritualità, scanditi dalle sette frasi evangeliche, che per sette volte sospendono il tempo e l’aria. Il cialtrone non si ferma mai, inonda lo spettatore di storie, leggende, baggianate, fregnacce, lo incalza con parole di cui sembra essersi perso il senso: peccato, misericordia, buonamorte… Le infuocate prediche del canonico Rinaldo Deggiovanni, poi arriva Beda il venerabile, poi i Padri del deserto, pazzi e morti di fame, poi Dismas il buon ladrone, poi Dostoevskij, Bergman, lo spettacolo riesce a raccontare la grande mistica con leggerezza, in un inarrestabile crescendo che cattura lo spettatore, al di là delle convinzioni personali, innescando la riflessione sulla nostra esistenza e sulla “gloria umana”.
Qui il video integrale dello spettacolo, ripreso durante la trasmissione Beati Voi di Tv2o00.