Portare sul grande schermo Stefano Cucchi, uno tra i più noti casi di presunti abusi delle forze dell’ordine, non è affatto una passeggiata. In particolar modo se il processo è ancora in corso. Il rischio è fomentare quelle urla contro il “potere” che già dilagano sui social dall’ottobre 2009.
Sulla mia pelle, film-documentario in concorso nella sezione Orizzonti, cerca di fare chiarezza sugli eventi che si sono susseguiti nei sei giorni precedenti alla morte di Stefano, avvenuta durante la custodia cautelare. Ciò che viene mostrato è una fedele ricostruzione, frutto di un’attenta analisi degli atti giudiziari e della collaborazione con la famiglia Cucchi, che non ha la presunzione di giudicare le parti coinvolte: nessun martire, nessuna condanna.
Al contrario, il ritratto di Stefano che viene delineato è molto onesto. Senza giustificazione alcuna, già dall’inizio del film emerge la debolezza di un uomo di trentuno anni di Tor Pignattara che, nonostante le promesse fatte, non riesce a stare lontano dal mondo degli stupefacenti.
Il regista Alessio Cremonini evita ogni tipo di pathos che possa portare lo spettatore ad avere compassione del personaggio di Stefano, interpretato da un quasi irriconoscibile Alessandro Borghi. La violenza fisica, elemento cardine della vicenda, non si palesa mai davanti alla macchina da presa poiché gli improvvisi lividi bastano ad intuire cosa è accaduto.
Ciò che maggiormente viene messo in risalto è la solitudine che Stefano Cucchi affronta nella sua via crucis clinica e penitenziaria. Dall’aula di tribunale fino al trasferimento all’ospedale Sandro Pertini le persone che incontra decidono di voltare la testa di fronte alle ecchimosi che porta sul volto e sul corpo. Il film sottolinea come nessuno vuole prendersi le responsabilità di denunciare una tale violenza, come ognuno cerca di salvare la propria pelle.
In un quadro cupo, denso di rassegnazione e impotenza di fronte ad un sistema che si rivela ostile con chi dovrebbe invece tutelare, un bagliore di luce si apre in uno degli ultimi dialoghi. “Sei credente?” “Sono sperante.” Strappando un sorriso al pubblico, Stefano risponde così.
Sperante per una giustizia che prima o poi sarà fatta.
SULLA MIA PELLE
Regia: Alessio Cremonini
Interpreti: Alessandro Borghi, Jasmine Trinca, Max Tortora, Milvia Marigliano
Italia
100’