LA LA LAND
In uscita 26 gennaio 2017
Distribuzione 01
Non fatevi trarre in inganno dal genere che, lo sappiamo, non sempre incassa: qui funziona tutto fin dalla prima sequenza che si guadagna un applauso in sala come fossimo a Broadway. Una chimica di messa in scena e messa in quadro con dosi calibrate di musica, ballo, sogni e un romanticismo doc segnato proprio per questo da una dose controllata di malinconia che ci riporta con i piedi per terra dopo due ore di viaggio nel cinema e nei suoi tranelli. Lo dovete programmare? Of course, ad occhi chiusi in ordinaria e mi raccomando: accogliere gli spettatori nel foyer con il #lalaland che è già il tormentone musicale di #Venezia73. Buoni sogni, senza si vivacchia!
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LA LUCE DEGLI OCEANI (THE LIGHT BETWEEN THE OCEANS)
In uscita 16 Febbraio 2017
Distribuzione Eagle
Come direbbe Rocco Frontera (#SasLiguria) che era con me alla proiezione: un vero “drammone”, di quelli che devi consegnare il kleenex come in terapia in omaggio alla biglietteria. Le musiche di Alexander Desplat non ci lasciano scampo e arrivano sempre fin troppo prevedibili dove bisognerebbe andare di sottrazione. Un film tutto sommato molto classico che non possiamo di certo distruggere – e che il suo pubblico lo macinerà comunque (non dimentichiamo #MichaelFassbender protagonista) -, ma che potrebbe lasciare qualche cinefile delle nostre sale abbastanza scontento. Tanti ingredienti che non tolgono la freddezza dell’opera comunque segnalabile per temi strategici per una SdC: verità, giustizia, desiderio, senso di colpa, maternità, lutto e malattia. Film per le proiezioni degli anziani? Abbastanza, oppure per chi ama le cose telefonate.
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LES BEAUX JOURS D’ARANJUEZ
Uscita in via di definizione
Distribuito da Movies Inspired
Spiace non essere cordiali e accomodanti con il maestro Win Wenders ma questa volta son dolori (e ci dispiace anche per la distribuzione Movie Inspired che ci ha appena regalato il gioiellino 1001 grammi), ma non basta il 3D, non basta la disputa filosofica tra uomo/donna, non basta la commozione dell’autore davanti alla macchina da scrivere e alla genesi dei suoi personaggi e non basta purtroppo nemmeno Parigi. Non è abbastanza tutto questo per dare una settimana di programmazione ad un film che dopo un’ora non ha ancora scoccato il volo verso un fil ruouge che ci possa toccare. Viene voglia per chi resiste di essere ad un convegno sullo stesso tema piuttosto che in una sala cinematografica. Se qualcuno vuol rischiare una proiezione in cineforum, ci sta (lode a voi!) ma non dite che non ve l’avevamo detto. Aspettiamo il prossimo film di WW, senza offesa.
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