Amanda è ricca, non lavora, non studia e non ha amici. Ha ventiquattro anni e una famiglia che la sopporta. Quando scopre che, da bambine, lei e Rebecca (Galatea Bellugi), ragazza che non esce più di casa da molto tempo, passavano le giornate insieme, Amanda abbandona l’idea ossessiva e maldestra di cercarsi un ragazzo e sceglie la sua nuova missione: convincere la coetanea che sono migliori amiche.
Il film, opera prima della regista Carolina Cavalli, è presentato a Venezia, fuori concorso, nella sezione Orizzonti Extra. La storia, molto leggera, è sorretta da Benedetta Porcaroli, irritante quanto basta per apparire, nell’evolversi del film, empatica, e dal cantante Michele Bravi, per la prima volta sul grande schermo nel ruolo di un giovane spacciatore. Meno riuscita la parte interpretata dalla Bellugi, che ha il volto giusto ma non una recitazione adeguata. Amanda alterna momenti comici riusciti, situazioni grottesche e iperboliche a sequenze meno funzionanti. L’ingranaggio non gira perfettamente e non tutti gli attori sono alla stessa altezza. Le idiosincrasie, il sentimento antiborghese e il vuoto esistenziale della protagonista funzianono finchè non vengono abusati. Certamente il film potrà piacere ad un pubblico generazionale, che già segue la Porcaroli in altri lavori simili e consuma prodotti seriali sulle piattaforme digitali.